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lunedì 24 ottobre 2016

Laghi. Incredibili laghi.

Oggi voglio parlarvi di laghi, perché mi sono imbattuta in un articolo che parlava di un lago pazzesco, un lago che mi ha davvero estasiato. Così ne ho cercati altri e ho trovato delle cose molto curiose: tra queste ne ho selezionate tre in giro per il mondo. E qualcuno nel nostro amatissimo Piemonte! 

Ma partiamo con l'incredibile lago Retba o lac Rose, in Senegal, a una trentina di Km da Dakar. Ha un colore pazzesco dovuto all'alga dunaliella salina, alga che ama le acque ad alta concentrazione salina (e da questo lago infatti ricavano il sale! Quindi direi che ci siamo) e che produce un pigmento rossastro. Proprio questo è responsabile di quel bellissimo colore rosa particolarmente visibile durante la stagione secca (da novembre a giugno per intenderci). Sembra proprio colorato artificialmente, ma è assicurato che l'uomo non vi ha mai messo mano! 

Lago Retba Senegal

Il secondo è l'incredibile Salar de Uyuni, il più grande deserto di sale del mondo e il più incredibile specchio del pianeta. Non è un vero e proprio lago, ma l'effetto delle frequenti piogge sulla vasta distesa di sale degli altopiani della Bolivia dà la sensazione di un immenso specchio che riflette il cielo! 10.000 Kmq (più o meno come il nostro Abruzzo) per 10 miliardi di tonnellate di sale .Non per niente è amatissimo dai fotografi, dilettanti e professionisti.

alar de Uyuni Bolivia

Ultimo, ma non per bellezza, il Grand Prismatic Spring nel parco dello Yellowstone. E' la sorgente d'acqua calda più grande degli Stati Uniti e i colori accesi del lago sono dovuto a batteri pigmentati che crescono lungo i bordi e producono colori che vanno dal verde (più in inverno) al rosso (tipico dell'estate). Si può scegliere tra una visita aerea o una passeggiata su una passerella. In ogni caso, se visitate lo Yellowstone, non perdetevi questo spettacolo incredibile!

Grand Prismatic Spring Yellowstone

Questi sono davvero casi eclatanti, luoghi magici, posti da sogno! Ma anche il nostro bel Piemonte ha degli assi nella manica: il Lago d'Orta, il Lago Maggiore. E anche il bel lago Verde a Bardonecchia ha sempre qualcosa da dire a noi gitanti della domenica! 

lago Verde Bardonecchia




venerdì 21 ottobre 2016

Biblioteche - strane - nel mondo!

"I treni olandesi si trasformano in biblioteche viaggianti". Così titola La Stampa web il racconto di una bellissima iniziativa della compagnia ferroviaria olandese NS, che ha deciso di trasformare una parte di alcuni dei suoi intercity in biblioteche su rotaia. Vagoni allestiti con scaffali per contenere centinaia di libri, tappeti sul pavimento, lampade da lettura, tavolini. Insomma vere proprie alcove per trascorrere un piacevole viaggio culturale, con l'invito a lasciare un libro in eredità per aumentare l'offerta e poter soddisfare i gusti di ogni viaggiatore. Che meraviglia! I libri mi hanno sempre affascinato, e queste iniziative mi scaldano il cuore. 

vagone biblioteca Olanda

Da qui sono partita. E ho curiosato tra le altre biblioteche strane e originali nel mondo. Incredibile! Ho trovato tantissime belle iniziative per portare i libri e la cultura tra la gente, per dare a tutti la possibilità di godere di un buon libro e dire definitivamente addio agli anni bui dello scorso millennio in cui i libri venivano bruciati, sequestrati e condannati. Ho scelto di raccontarvi quello che mi ha affascinato di più, ma ce ne sono davvero tante.

Questo signore vive in Mongolia. E lui, come tanti altri suoi colleghi, da oltre 20 anni porta in giro una vera e propria biblioteca vivente. 'Montata' su un cammello! Per raggiungere le comunità di pastori nomadi che vivono in aree remote del deserto del Gobi e mai avrebbero la possibilità di scegliersi un libro in libreria.

biblioteca mobile Mongolia

In Venezuela un gruppo di ragazzi dell'Università Valle del Momboy ha pensato di caricare letteralmente un mulo per portare libri, soprattutto per bambini, nelle zone rurali isolate e talmente disagiate da rendere quasi impossibili i collegamenti con il resto del mondo. Queste persone hanno opportunità e risorse quasi inesistenti. Ma così, in un modo semplice e geniale, i ragazzi hanno dato il loro contributo al tentativo di combattere l'analfabetismo per dare un'opportunità alle nuove generazioni.

bibliomulo in Venezuela

Questa è geniale! Ma soprattutto è geniale lo slogan, meraviglioso in inglese e perfetto nella sua traduzione italiana: "Weapon of mass instruction" ovvero arma d'istruzione di massa, opera dell'attivista argentino Raul Lemesof nata con l'intento di promuovere la pace attraverso la diffusione della cultura. 900 libri su una Ford Falcon del 1979. Chapeau!

argentina - weapon of mass instruction

Antonio La Cava, maestro elementare nel Comune di Matera, ha avuto un'idea brillante. "Facciamo fuori la scuola!" disse un giorno. E così nacque il Bibliomotocarro, un'ape allestita a biblioteca che gironzola per i paesini della provincia alla ricerca di bambini curiosi e di quelli non ancora. Oggi è un vero e proprio patrimonio nazionale, con tanto di sito che illustra programmi e iniziative (meravigliose, aggiungerei io!). Ne ha fatto di strada Antonio, da quando leggeva libri a lume di candela presi in prestito al bibliobus organizzato dal provveditorato agli Studi di Matera degli anni '50. Bella idea allora, bella idea adesso. I semi, se ben annaffiati, germogliano!

Bibliomotocarro di Antonio La Cava

"Take a book. Return a book". E' il principio della Little Free Library, nata in America e gestita dall'organizzazione no profit Little Free Library Organization. Il principio è semplice, basta avere un posto dove mettere i libri (negli Stati Uniti hanno costruito delle vere e proprie casette) e rispettare i dettami dello slogan: chiunque voglia può prendere un libro ma deve lasciarne un altro al suo posto. Queste piccole biblioteche si stanno diffondendo ora in tutto il mondo: anche noi possiamo installarne una. seguendo i suggerimenti che si trovano sul sito. 

little free library

Per chi avesse in programma un viaggetto sul Mar Nero, in Bulgaria, non carichi il bagaglio di libri. Ad Albena infatti hanno commissionato all'architetto Hermann Kompernass un'ampio scaffale realizzato con materiali resistenti ad acqua, vento e sabbia, una vera e propria biblioteca che sorge direttamente sulla spiaggia e mette a disposizione dei turisti ben 2.500 volumi in 10 lingue diverse. Non resta che scegliere dunque!

biblioteca beach library Albena Restort Bulgaria

L'ultima biblioteca stravagante che vi racconto, anche se potrei andare avanti ancora per molto, è a  Westbury-sub-Mendip, Gran Bretagna. E più precisamente dentro una cabina telefonica rossa, di quelle tipiche inglesi. Gli abitanti, contrari alla rimozione da parte della compagnia telefonica, hanno deciso di trasformarla appunto in biblioteca per un centinaio di libri, cd e dvd. 

Insomma, gironzolando per il mondo chissà quante altre stravaganti soluzioni per realizzare una biblioteca. Utile, comoda, divertente, ambulante. Segnalatene tante, sono bellissime!!

mercoledì 19 ottobre 2016

Il Treno del Foliage. Canada? No, Piemonte

A volte scopro cose belle. Semplicemente belle. Nella loro genuinità e naturalezza. E questa è una di quelle cose che io considero belle. Perché ti lascia senza fiato di fronte alla meraviglia della natura, ti fa riscoprire il sapore della lentezza e ti fa assaporare la potenza dei luoghi che ci circondano. Foliage e lentezza, questo è il sapore della Vigezzina-Centovalli, linea ferroviaria elettrica che dal 1923 collega Domodossola a Locarno con i mitici trenini bianchi e blu. 

vigezzina-centovalli

Due ore di viaggio su un tracciato di montagna per soli 52 chilometri tra l'Italia e la Svizzera, attraversando 83 ponti e 31 gallerie incastonati tra valli, vigneti, boschi, alpeggi e borghi di montagna. Panorami e luoghi  mozzafiato della Valle Vigezzo, le Centovalli e il Lago Maggiore da osservare comodamente seduti attraverso le ampie vetrate del treno panoramico Vigezzo Vision o scendendo a una delle 32 fermate (18 in Italia e 12 in Svizzera) per poi risalire e ripartire con la formula 'Vigezzina no limits!'.

vigezzina-centovalli

Bellissimo il foliage e autunnale, ma il percorso è molto suggestivo anche nelle altre stagioni: sul sito ci sono diverse foto che danno un'idea della meraviglia di questi luoghi. E' considerata la ferrovia più bella d'Italia mica per niente!
Sul sito ci sono tantissime formule e proposte per organizzare la giornata o il week end: sportive, gastronomiche, culturali e tanto altro. Potete trovare tutto sotto 'Le nostre proposte'. E nel periodo natalizio non perdetevi una bellissima e comoda iniziativa: i treni per i Mercatini di Natale di Santa Maria Maggiore. Non ci resta quindi che salire in carrozza!

vigezzina-centovalli

vigezzina-centovalli


vigezzina-centovalli

vigezzina-centovalli

vigezzina-centovalli

mercoledì 12 ottobre 2016

David Munoz, l'unconventional chef del Diverxo

Oddio non sbagliatevi, chiamatelo Dabiz! O forse meglio che non lo chiamiate per niente... visto il caratterino che si ritrova questo chef dalla spocchia devastante ma dannatamente geniale. Eh sì, il suo registro verbale non proprio da educanda va a braccetto con barbettina incolta, crestina punk, tatuaggi, felpe e sguardo minaccioso. Per lui un solo motto rubato ai rapper americani: avanguardia o morir, nessun compromesso! Ora non mi resta che presentarvelo. Eccolo qui, Dabiz Munoz in tutta la sua alternativa essenza.

David Munoz - Diverxo

David Munoz - Diverxo

David Munoz - Diverxo


David Munoz - Diverxo

Ma quando si dice "L'abito non fa il monaco...". Munoz ha aperto il suo Diverxo nel 2007 a Madrid e si è aggiudicato le tre stelle Michelin a un ritmo impressionante (a 29 anni la prima, a 31 la seconda e a 33 la terza) suscitando, grazie anche a quel suo caratteraccio, le ire di illustri colleghi che aspettano con forse troppa ansia un suo passo falso. Ma lui non si fa certo impressionare: reduce da grandi stage formativi in alcuni tra i migliori ristoranti spagnoli come il Viridiana e il Chantarella e da grandi esperienze nei templi sacri della cucina asiatica di Londra come il cinese Hakkasan, il giapponese Nobu e il thailandese Nahm, ha sviluppato una forte passione per la cucina fusion che esprime in una armoniosa aggregazione di influenze ispanico-orientali dando vita a una cucina unica, caratterizzata da sensazioni decisamente intense. Incredibilmente esplicativo e totalmente fuori dagli schemi il video hard sul sito del Diverxo.

David Munoz - Diverxo

Presentato lo chef e il suo percorso, veniamo al dunque. Cenare nel suo ristorante è missione pressoché impossibile, la lista d'attesa è quasi infinita. E non presentatevi come giornalisti, food blogger, attori o calciatori. Niente posto sul sito internet? Niente tavolo al ristorante. E ci risiamo. Nessun compromesso! Rimbalzato persino il Re di Spagna, che sperava in un romantico tête-à-tête con la sua Letizia. Nulla, è stato riportato in un attimo tra i comuni mortali. Sito internet. Prenotazione. Tavolo. Voilà! L'ho già detto? Nessun compromesso! 
Ma supponiamo che siate riusciti a trovare un tavolo e supponiamo che vi siate accomodati tra farfalle nere e maialini alati. Eh si, perché vedere volare un maiale significa 'sognare l'impossibile'. E le farfalle... sono proprio quelle che Munoz vuole farvi volteggiare nello stomaco creando piaceri unici (mariposas en lo estòmago). 

David Munoz - Diverxo

A questo punto avete in mano la chiave d'accesso a un mondo fantastico, emozionante e avvincente, un mondo che lo stesso chef definisce un"Cirque du Soleil della gastronomia". Ma occhio! Niente carta, solo 3 percorsi consigliati seppur con grande disponibilità da parte loro a fare modifiche, a togliere o aggiungere, a seconda dei gusti e delle attitudini personali. Ogni portata è indicata come tela, "lienzo" in spagnolo, perché tutte si presentano in piatti grandi e dalle forme insolite, a ricordare proprio dei quadri astratti in cui la presentazione e la fantasia di consistenze e colori danno al commensale la sensazione dell'opera di un grande artista. 


David Munoz - Diverxo

David Munoz - Diverxo

Il Diverxo si trova all'interno dell'NH Collection Eurobuilding: 500mq perfettamente studiati da Daviz e dall'architetto catalano Làzano Rosa Violan, con cucina a vista e 24 posti a sedere su poltrone in pelle bianca disposte attorno a tavoli con base in cristallo illuminata. Drappi e tende tutto intorno consentono al personale di coprire e scoprire i commensali a piacimento e maialini alati e grandi coni gelato regalano una sensazione onirica a chi si avventura nel locale per la prima volta.
Il personale di sala si muove con un sincronismo perfetto, le portate si susseguono a un ritmo incalzante ma calcolato, il meccanismo del tutto non lascia spazio a esitazioni. Vi trovate sicuramente di fronte a un talento dell'arte culinaria che esprime qualcosa di totalmente diverso ed estremamente radicale, ma geniale e creativo. L'unica è provare. Per credere.

David Munoz - Diverxo

David Munoz - Diverxo


David Munoz - Diverxo

David Munoz - Diverxo

David Munoz - Diverxo


Daviz Munoz. Un grande tra i grandi. Che aspira all'impossibile. Basti sapere che sulla porta della cucina c'è un cartello su cui Munoz stesso ha scritto rivolto alla Michelin "Yo trabajo para conseguir la curata... aunque no exista". Lavoro per prendere la quarta... anche se non esiste. E chissà..... 
Nel frattempo si dedica al cibo di strada con Streetxo, versione più accessibile della sua cucina, al momento presente a Madrid e Londra, ma presto anche in altre grandi città. Ma questa è un'altra storia...

martedì 11 ottobre 2016

Gli Avengers al Forte di Bard

A Bard sono tornati gli Avengers! Veramente sono lì già da maggio, ma tra la fine della scuola, le vacanze estive, i week-end al mare e quant'altro non siamo ancora riusciti ad andare. E vista la grande passione della mia famiglia (eh si, anche mia, lo confesso!) per questi strepitosi supereroi direi che è giunto il momento di alzare le... ehm... chiappe... e andare in Val d'Aosta per non perderci la grandiosa Avengers: Age of Ultron. The Exhibit


Nel 2014 il Forte di Bard e altre location valdostane avevano ospitato crew e cast di Age of Ultron (qui il trailer) per ambientare la sede dell'Hydra comandata dal Barone Strucker e i luoghi dove Ultron ha messo a punto il suo spietato piano per la distruzione del Pianeta. E proprio qui l'Associazione Forte di Bard ha deciso di celebrare il successo del film con una mostra entusiasmante dedicata a tutti i fan dei Vendicatori (ultimamente impegnati con Captain America: Civil War - qui il trailer ufficiale) per scoprire non solo il dietro le quinte, ma anche per vedere dal vivo costumi e oggetti di scena originali, inediti filmati di backstage, interviste esclusive a regista, produttore e attori, e decine di immagini dei set italiani e stranieri. Sono esposti il martello di Thor e lo scudo di Captain America



Si può vedere l'abito originale della Vedova Nera


e modelli in scala 1:1 di Hulk, Iron Man e Captain America.


In una sala del Forte è stato addirittura ricreato un set con le scenografie utilizzate durante le riprese e il materiale di scena per permettere al visitatore di calarsi nell'atmosfera originale del film. Insomma, un viaggio a 360° per immergersi nel mondo dei nostri eroi preferiti, vederli da vicino, persino toccarli con mano. Ecco, magari non proprio loro (sarebbe davvero chiedere troppo...) ma qualcosa che si avvicina davvero tanto. 
Aperta fino al 6 gennaio 2017. Per info visitate il sito del Forte di Bard o chiamate direttamente. 

Qui sotto ancora due foto prese dal sito del Forte di Bard in cui si possono vedere chiaramente gli utilizzi nel film dei luoghi che si possono visitare.