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martedì 29 settembre 2009

Punta do Camarao, un paradiso in terra!

Ci siamo stati solo per una notte (con quel che costa!! E meno male che avevamo amici comuni, se no la sassata aumentava in maniera esponenziale!), ma è stata una notte da favola, fuori dal mondo, incredibile. Siamo stati alla Punta do Camarao, un paradiso incontaminato. Ma parto dall'inizio... Dopo un paio d'ore di macchina attraverso la giungla brasilera arriviamo a un cancello in legno e troviamo un paio di jeep ad aspettarci. Le seguiamo attraverso questo curatissimo giardino, disseminato di piante e fiori dai colori brillanti e arriviamo in punta a un declivio, al fondo del quale si apre un meraviglioso prato pieno di palme da cocco. A destra e a sinistra del declivio due bungalow nascosti tra la vegetazione, completamente arredati con mobili in legno e cuscinoni bianchi giganteschi. Fuori ci aspetta una sorpresa, un terrazzino in tek con chaise longue, doccia e una vasca tonda di Bali per il bagno caldo delle 18.30. Que falta?? Nada!!!!!!!
Gli altri due bungalow sono sul prato, e anche la cabana conviviale, sempre arredata con divanoni bianchi morbidissimi sui quali ci spapanziamo immediatamente sorseggiando la prima di innumerevoli caipirinha al maracuja. Al fondo del prato una siepe, e a l di là della siepe una spiaggia selvaggia lunghissima sulla quale non si vede nessuno. Neanche una persona. Solo noi. Anche qui ci raggiungono le nostre caipirinhe e qualche stuzzichino mentre prendiamo il sole e andiamo sulla canoa in questo angolo di paradiso. All'ora di pranzo ci trasferiamo sotto un enorme albero di anacardi e gustiamo una splendida mocheca di gamberi cucinata sul momento. Trascorriamo il resto della giornata tra divani, amache, spiaggia e prato, cullati solo dal rumore del mare e dal caldo sole 'invernale'. Alle 18.30 vengono a dirci che il tinozzone è pronto, con acqua calda e oli profumati. Indescrivibile! Restano solo le forze per goderci una cena a base di aragosta e poi tutti a nanna, tanto è buio già dalle sei!! Al mattino lo spettacolo è, se possibile, ancora più bello. Apriamo la finestra dalla quale si vedono solo alberi, palme e mare in lontananza. La cosa incredibile è che on si sente neanche un rumore! Raggiungiamo il nostro albero di anacardi per una sontuosa colazione e per salutare i nostri amici che ci hanno davvero fatti sentire in paradiso!


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lunedì 21 settembre 2009

A N.Y. con Woody Allen

Forse forse forse.... forse forse forse.... forse forse forse.... a Natale andiamo a New York. E da brava amante del cinema, per non farmi mancare proprio niente, mi sono segnata i luoghi della città diventati famosi per le scene dei film di Woody Allen. Tipo: il cinema in cui l'ipocondriaco Mickey si ritrova a vedere 'La guerra lampo' dei fratelli Marx è il Metro Cinema, al 2626 di Broadway (Hannah e le sue sorelle). Le scene in cui il professore di 'Mariti e mogli' insegna, invece, sono state girate alla Columbia University. Al 718 di Fifth Avenue si trova la gioielleria in cui è ambientato il ballo scatenato di 'Tutti dicono I love you', mentre nel film 'Io e Annie' sono immortalate le montagne russe di Coney Island. Ma la scena più mitica e più famosa del cinema di Allen è sicuramente quella della panchina di 'Manhattan' che ha sullo sfondo il Queensboro Bridge immerso nella nebbia. Amore puro! E poi va beh, Central Park, dove il giovane Jerry in crisi con la fidanzata incontra il vecchio Dobel, che gli darà consigli preziosi.

lunedì 14 settembre 2009

Per gli amanti del design

Su Marie Claire Maison di settembre ho trovato un servizio sul meglio del design in cinque indirizzi: sono quei posti che fa sempre piacere visitare, non si sa mai cosa si possa trovare di bello per la propria casa! Nello store newyorkese di Molteni & C. (Greene St. 60) si mescolano con eleganza classico e moderno negli arredi per la casa firmati da Molteni, Dada e Unifor. Tra le novità la cucina Bridge di Armani/Dada.
Nel nuovo showroom di Ligne Roset a Miami i mobili dei più importanti designer sono protagonisti assoluti. Uno spazio total white tutto per loro, disegnato da Didier Gomez al Miami Design District; all'interno grosse quinte dividono l'ambiente creando diverse idee d'arredo.
Tutto casalingo invece (almeno per me!) il nuovo spazio Ikea di Collegno. Il concetto è sempre lo stesso, ma su una superficie decisamente più ampia; la novità invece sono i 2000mq. dedicati all'outdoor.
Altro indirizzo interessante, sempre molto casalingo, il nuovo concept di Marina Yachting di Forte dei Marmi: atmosfera accogliente caratterizzata dal legno bianco del soffito e delle pareti, in contrasto con le modanature e il pavimento in rovere scuro. Tutto per la moda firmata appunto Marina Yachting.
Ultimo, ma non meno interessante, lo spazio Flexform di Londra, che accoglie divani e poltrone, ovviamente, ma anche lampade, accessori, tappeti, etc. e anche architetti per progetti tailor made.

martedì 8 settembre 2009

Affascinante Rio

Rio de Janeiro è mozzafiato! La prima impressione non è stata delle migliori, devo dire. O meglio, mi aspettavo chissà cosa, dal momento che tutti ne parlano come della città più bella del mondo, posto magico, vita e gente incredibile, e così via. Ma man mano che il tempo passava, mi rendevo conto del motivo per cui la gente la decanta così tanto. E' semplicemente affascinante. Abbiamo passato la domenica mattina alla spiaggia di Ipanema: a differenza dell'Italia, non ci sono stabilimenti tutti in fila, ma capanne numerate con persone che ti sistemano ombrelloni e sdraio dove preferisci. Da loro puoi anche prendere birre, acqua e bibite varie (a prezzi davvero irrisori!!). E poi passano in continuazione persone che vendono cose buonissime, tipo il formaggino grigliato su stecco: ne abbiamo mangiati una quantità industriale, con la scusa delle bambine... La gita più bella che abbiamo fatto è stata sicuramente la visita al Cristo Redentore. Si prende una specie di trenino-dentiera che si arrampica sul Corcovado e porta alla base del Cristo. La vista da lassù toglie il fiato nel vero senso della parola, e permette di rendersi conto della geografia di Rio: mare ovunque, spiagge in città e Pan di Zuccheri in ogni dove. E' strano (per i non brasiliani, ovviamente..) vedere come i quartieri si alternano, apparentemente con grande armonia, alle favelas. Vi metto un paio di foto che spero rendano bene l'idea del racconto. Per il resto, cosa consigliarvi? Andando sul gastronomico, assolutamente da provare il Bar Jobi (Av. Ataulfo de Paiva, 1166 lj-B Baixo Leblon), che dal 1956 sfama i veri carioca di ritorno dalla spiaggia. Ci sono tutte cosine, tipo pasteis, crocchette, omelettes, insalate, e via così. Tutto da provare! Rigorosamente con birra alla spina). Quartieri da non predere, per passeggiare tranuillamente tra negozi e baretti, sono Santa Teresa, arrampicato su una collina e attraversato dal Bonde, un tram giallo molto caratteristico, e Leblon, vicino a Ipanema e molto più glamour. Per gli amanti del churrasco, tappa quasi obbligata al Porcao (anche se ormai c'è pure a Milano..) e per chi vuole provare la feijoada... niente di meglio della Casa da Feijoada, non provata di persona, ma garantita da una carioca doc che abbiamo conosciuto. E infine, top del top, dove abbiamo festeggiato il compleanno di Marco... il ristorante Aprazìvel (R. Aprazível, 62 Rio de Janeiro). Sembra nascosto in mezzo alla giungla, la vista è spettacolare, la cucina meravigliosa e le caipirinha... da sballo! Non potete proprio non andare, parola di lupetto.