Translate

lunedì 22 novembre 2010

Salvador Dalì e shopping

Al Palazzo Reale di Milano c'è una bellissima mostra su Salvador Dalì che voglio assolutamente vedere; nel frattempo ne approfitterei per fare un po' di shopping e chessò.... una buona mangiata! Non abbondante, ma di quelle sfiziose. Su Traveller poi ci sono alcuni suggerimenti di Oscar Tusquets Blanca. Prendo tutto, faccio un mix e mi viene fuori una bella giornata all'ombra della Madonnina!
Primo suggerimento mangereccio, il Marchesino, ristorante della Scala con cucina di Gualtiero Marchesi, aperto dalla colazione fino a tarda sera. Un'esperienza che mi piacerebbe fare, anche se non è proprio quel che si definirebbe "economico"! Propone anche una cucina tipica milanese, ma credo che per questa preferirei il tradizionalissimo Boecc (è aperto dal 1696, una bella garanzia credo..), neanche questo però troppo economico...
Se no si può optare per Il Salumaio, per comprare o pranzare con imbarazzo di scelta! Ma per comprare, uno stop quasi obbligato è il Peck, tempio della gastronomia di qualità, che pare faccia anche un ottimo caffè al bar. Ancora due suggerimenti per lo shopping: uno store tutto dedicato agli abiti e accessori coloratissimi della pop stylist barcellonese Agata Ruiz de la Prada e il negozio di Driade, 650mq di design a Palazzo Gallarati Scotti. Ovviamente di indirizzi e suggerimenti ce ne sarebbero altri mille, ma per una giornata mi sembrano sufficienti, anzi! Dobbiamo ancora decidere dove andare a mangiare!! :)

lunedì 15 novembre 2010

Hot restaurant, spa & hotel in Stockholm

E' arrivato Traveller di novembre con una sofisticatissima e trendissima hot list di hotel, ski resort, spa, ristoranti bar e club di tutto il mondo (da cui attingerò per lungo tempo!! Preparatevi...). Mancano poco meno di quattro settimane alla partenza. Mettete insieme questi due elementi e ne esce il post di oggi! Partiamo dal ristorante, il Mathias Dahlgren, ideato da due tra i più sofisticati studi di design al mondo che hanno creato un ambiente originale in cui elementi di chiara origine vichinga si affiancano alla classica funzionalità scandinava. E coì abbiamo lampadari di design, sedie e tavoli recuperati, ma soprattutto una cucina anticonvenzionale: sapori naturali, ingredienti delle fattorie locali e un menù che non esiste, perché cambia ogni giorno. Ahimè non meno di 100 euro.... ma sicuramente da provare!
Passiamo alla spa, la Raison d'Etre Spa del Grand Hotel: 1500mq ci pareti di granito, arredi essenziali in tinte neutre e pavimenti in legno che racchiudono tutta la tradizione del wellness scandinavo con un'impronta asiatica e prodotti organic. E' il posto migliore per provare l'originale massaggio svedese!
E infine l'hotel, che non proveremo perché abbiamo affittato una casa in Gamla Stan, ma che comunque inserisco, magari per un secondo viaggio a Stoccolma! Si chiama Skeppsholmen ed è parte di un'ex caserma del '600 sull'isola omonima; design pieno di grazia, materiali naturali e grande sforzo per catturare il massimo della luce scandinava in ogni stanza. Si consiglia di scegliere una stanza vista mare!

mercoledì 3 novembre 2010

Benvenuti tra le rose!


Ho scovato su un vecchio Panorama Travel il suggerimento per questo esclusivo resort toscano (o meglio, maremmano!) che vorrei consigliare ai miei genitori per una quattro giorni di relax, benessere, buon cibo e soprattutto ottimo vino! E' la Locanda Rossa e si trova vicino al borgo medievale di Capalbio (zona argentario per intenderci..); dispone di 12 stanze e quattro tra appartamenti e ville; ci sono spa, piscine termali e hammam, il wine bar Osteria che propone una tipica e selezionata cucina toscana e una cantina che offre i prodotti delle più caratteristiche case vinicole toscane. E il comitato d'accoglienza per gli ospiti è un bellissimo e profumato roseto. (naturalmente in stagione...). Che dire, non è economicissimo.... ma ogni tanto bisogna coccolarsi un po'!

lunedì 11 ottobre 2010

Mangiar tartufi!

E' tempo di tartufi, non si parla d'altro: tutti in euforia da tubero! E anche se devo dire che non lo amo molto, amo invece il clima delle cene autunnali fuori porta, così credo possa essere utile e apprezzato un elenco di ottimi posti dove gustarlo. Primo fra tutti All'Enoteca di Canale, con una carta dei vini che vanta oltre 400 etichette del Roero e Davide Palluda in cucina che sembra prepari un ottimo piccione arrosto con il tartufo nero e ceci.Tartufo o no, la sua cucina è eccezionale! A seguire il ristorante Da Felicin a Monforte d'Alba, borgo dell'epoca romana, famoso per i tajarin al coltellocon burro fuso e il brasato. Eccellente la pasticceria che accompagna il caffé. La Piola d'Alba, in piazza Duomo, vanta la cucina di Enrico Crippa (del ristorante Duomo, due stelle michelin, lì accanto), che ogni giorno scrive le sue proposte su una lavagna. Ottimi gli agnolotti al tartufo, modica la spesa (25 euro). Ultimo l'Osteria Filippo, ad Albaretto della Torre, nato come ristorante tradizionale ed oggi riaperto in versione bistrot; propone risotti e il tradizionale uovo al tegamino con tartufo. Buon appetito!!

giovedì 30 settembre 2010

Mercatini di Natale e non....

Altro mercato che con il Natale non ha niente a che fare ma che mi prende per la gola e mi affascina da morire è il mercato di Ostermalms Saluhall, dove gli svedesi vanno a fare la spesa, ma anche a mangiare: sushi, salmone, piatti tradizionali svedei, pane appena sfornato, té e tisane con deliziosi dolcetti. Forse mi chiudo lì e non esco più! Partiamo dai tradizionalissimi mercatini di Natale, nonché meta principale di questo nostro viaggio a Stoccolma. Dal 1915 nella Gamla Stan, la città vecchia di Stoccolma, si trova il mercatino più bello e old fashion della città. Le bancarelle sparse per la storica Stortorget, una piazza in ciottolato circondata da palazzi settecenteschi tutti colorati, offrono ceramiche, pelletteria, artigianato lappone, maglieria, spazzole, candele e ferri battuti. Da assaggiare le speciali salsicce affumicate, le mandorle arrostite, il pepparkakor (panpepato) e le lussebullar (paste allo zafferano con uva sultanina). Inoltre ci sono caramelle tipiche, marzapane e glogg (vino speziato caldo più forte del vin brulè). Per preparare lo Julbord, il buffet di Natale alla svedese, è possibile comprare Rokt Renstek (arrosto di renna affumicato), prosciutto speziato al forno, farfiol (coscia di agnello), lax, salmone affumicato, al (anguilla), spezie, senape e marmellata di more selvatiche e miele.
Nel parco di Skansen, dal 1903, è allestito il più grande mercato natalizio della Svezia. Nelle 150 casette si possono acquistare decorazioni natalizie, ricami, oggetti di pelletteria, spezie ed essenzie, prodotti di artigianato leppone, vetri soffiati, giocattoli fatti a mano. L'offerta gastronomica è ricca e varia: marmellate e gelatine, tacchino affumicato, senape fatta in casa, marzapane, fette biscottate, cioccolato finissimo e pane croccante appena sfornato.Nel parco più centrale di Stoccolma, il Kungstradgarden (il giardino dei re), si trova il mercatino punto d'incontro dei cittadini svedesi. Candele, decorazioni natalizie, dolciumi, muffin, carne di renna e articoli d'artigianato sono i prodotti offerti. Nei giardini reali di Rosendal, sull'isola di Djurgarden, c'è un mercatino molto esclusivo, dove si possono trovare oggetti d'artigianato d'alta qualità, pane appena sfornato e prodotti biologici.
Altro mercato che con il Natale non ha niente a che fare ma che mi prende per la gola e mi affascina da morire è il mercato di Ostermalms Saluhall, dove gli svedesi vanno a fare la spesa, ma anche a mangiare: sushi, salmone, piatti tradizionali svedei, pane appena sfornato, té e tisane con deliziosi dolcetti. Forse mi chiudo lì e non esco più!

lunedì 27 settembre 2010

Stoccolma night & day

Si parte!! Easyjet andata e ritorno da Malpensa per soli 85,00 euro: irrinunciabile! E così finalmente visiterò la capitale svedese in un momento magico, quello prima del Natale, quando la città si riempie di bancarelle con addobbi e 'ciapapuer' , come li chiama Marco, che io adoro! Comprerò di tutto: palline, ghirlande, candele, regalini, biglietti d'auguri e tantissimo altro. Ma ovviamente gireremo anche la città come matti, così ho recuperato due vecchi Traveller con indirizzi da appuntare. Andiamo con ordine... e partiamo dai ristoranti, più o meno swedihs, più o meno raffinati, più o meno stellati. Uno dei più svedesi possibile, che alterna bombe di colesterolo stile aringa, burro e formaggio a menù bio, è il Pelikan a Sodermalm. Gondolen invece si trova in una magnifica galleria di vetro sospesa sulla città ma è un po' caro mentre, dello stesso gruppo, il Bakfickan a Ostermalm ha prezzi più abbordabili (intorno ai 35 euro). Per un'esperienza super stellata, invece, bisogna provare la cucina di Mathias Dahlgren: sappiate però che non ve la caverete con meno di 100 euro! Parlando di brunch, ecco due suggerimenti. Il primo è l'Aquavit Grill & Raw Bar del Clarion Sign, molto chic e raffinato, propone minihamburger, pancakes, brownies e frullati... molto newyorkesi; l'altro è il Sodra Teatern, con annesso concerto delle cinque. Mi sembra molto più radical e swedish, o meglio cultural oriented. Ma quello che non perderò sicuramente è un giretto a Djurgarden, l'isola verde, agli orti biodinamici dei Giardini di Rosendals, con il negozio bio e un cafè-bistrot per un organic shopping e una svedesissima fika, caffè con dolcetti da intingere. Per la prima puntata direi che possiamo fermarci qui. Prossimamente poterò l'indirizzo di qualche hotel di design, qualche mercatino e dei migliori bar per aperitivi e dopocena. A presto!

venerdì 17 settembre 2010

Bed & Breakfast d'Italia e Social B&B

Travel ha selezionato venti Bed & Breakfast in tutta Italia: atmosfere friendly, lezioni di cucina, colazione in terrazza o in giardini-boutique. Tra questi, io ho selezionato i miei! quelli che mi piacciono di più e che un giorno potrebbero tornarmi utili. Perché come dicono loro, il vero lusso è dormire a due passi dal centro.
1. Partiamo da Torino, la mia città; si chiama Via Stampatori ed è... in via Stampatori! Sul loggiato di Palazzo Scaglia di Verrua affreschi del '600 e ai piani alti due stanze. D'estate si può anche fare colazione sulla terrazza, con le marmellate fatte da un'amica di Elena Boggio, la padrona di casa.
2. Milano: si parla anche del 3 Rooms, Corso Como 10, il B&B del concept store più trendy della città. Ma quello che ha suscitato la mia curiosità è il Vietnam Mon Amour, in una villetta lilla di inizi '900 dove Christiane Blanchet ha ricreato il Vietnam della sua infanzia con atmosfere da Indocina coloniale. Al primo piano le stanze, al pianterreno un ristorante (vietnamita, of course!) e d'estate colazione in giardino. Da globetrotter!
3. Venezia: accanto al ponte di Rialto, nella zona più autentica di Venezia, La Villeggiatura ha sei camere con mobili d'epoca, lampade di design e cuscinoni dai toni caldi. Una boutique!
4. Mantova: il B&B Armellino è una bomboniera ideata da due architetti giovanissimi. Tre camere con magnifici affreschi in uno splendido palazzo del '700 che citano i tre elementi: Fuoco (rossa), Aria (lilla) e Terra (bianca); arredi vintage, armadi cinesi e caminetti d'epoca si mixano perfettamente e la vista sulla Basilica di Sant'Andrea completa il quadro. Attendiamo l'Acqua... P.S. Non dimenticate di mangiare la sbrisolona e i tortelli!
5. Roma: il più bello è ovviamente anche il più caro! Nel cuore di Trastevere il Buonanotte Garibaldi è il B&B di Luisa Longo, artista e diegnatrice di tessuti. Tre camere, verde arancio e blu, un bel giardino e un terrazzo. All'interno c'è anche l'atelier con le creazioni della padrona di casa. Un po' caro... Per spendere meno belli anche Casa Montani e Le Finestre di Luz.
6. Palermo: Bb22, sette camere nello splendido Palazzo Pantelleria, gioiello del '700 barocco, con nomi di agrumi che si affacciano sulla Vucciria, il famoso mercato di frutta e verdura. Il menù è light, ma si organizzano tour enogastronomici.
7. Catania: Bad, creazione di due artisti catanesi che hanno ringiovanito tre stanze di un palazzo ottocentesco di fronte al Duomo. tappezzerie optical originali anni '60-'70, mobili di modernariato, sedie della nonna e un'amaca in soggiorno. Per niente Bad... anzi!

E c'è anche la Community, i social B&B, rete di indirizzi online per prenotare stanze, loft o ville in ogni parte del mondo. Vi lascio tre link, voi fatemi sapere!
www.airbnb.com un po' ovunque in 154 nazioni
www.istopover.com specializzato in offerte di case durante grandi eventi, come le Olimpiadi o i Mondiali
www.crashpadder.com Europa, ma soprattutto GRan Bretagna

mercoledì 15 settembre 2010

Il mercato del pesce Tsukiji

Devo dire che il Giappone non è mai stata una meta in cima alla mia lista dei posti assolutamente da vedere, ma ultimamente, vuoi per la mia adorazione per il sushi, vuoi per l'articolo che ho letto di recente sui ryokan, vuoi vuoi vuoi.... sto pensando che poi tanto male non dev'essere, anzi! E tra le varie cose che ho letto ho scovato su Traveller questo inserto sul mercato del pesce Tsukiji, il più grande sito alimentare della terra che ogni giorno dà lavoro a 60.000 persone e ne sfama 12.000.000. Cifre pazzesche!! No?? Beh, consigliano di andarlo a vedere non troppo in là perché pare che l'amministrazione comunale voglia spostarlo dal suo sito storico, e quindi non ci saranno più le passerelle per i turisi, nè il contatto con i 500 tipi di pesce esposti. Oh, già, proprio 500!! Come dice l'autore, il più sbalorditivo assortimento di vita marina che si possa trovare sulla terraferma, dai gamberetti piccoli come ciglia alle (purtroppo...) balene, gigantesche, dalle cozze aichi, grandi come un braccio, alle mirugai, vongole giganti. Pare che il momento migliore per osservare il mercato sia intorno alle 8.00, quando finisce l'attività di stivatura, anche se molti vanno a cercar di vedere l'asta di tonni che inizia alle cinque del mattino. I due posti migliori dove mangiare sushi si trovano all'interno del mercato e sono Daiwa e Sushi Dai, tappe obbligatorie!

martedì 7 settembre 2010

N.Y. skyline

Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Dopo un corso stremante per diventare educatrice di 1000 (sì, sì, mille!) ore, una gravidanza e una nuova meraviglia meravigliosa in casa (benvenuta Anna!), sono tornata. Con la mia solita voglia di viaggiare in ogni dove che stressa tanto mio marito e la fantasia che vola laddove non può diventare realtà. Adesso mi sono fissata di nuovo con New York, anche se non credo che riuscirò ad andare tanto presto... però ci vanno dei nostri amici, così questa raccolta di info collezionate durante l'estate è tutta per loro!
Allora, cominciamo. Marie Claire Travel e il suo triplo suggerimento: un landmark di Battery Park, parco ricavato nell'estremità sudovest di Manhattan lungo l'Hudson, per ammirare il sole che scende sui grattacieli del New Jersey. Il Jane Hotel, arredato in stile shabby chic, ricavato in un palazzetto d'epoca del Wet Village; si consigliano le Captain's cabins, spaziose e con bagno privato. Le altre sono proprio come le cabine di una nave, più economiche e più... strettine! E infine un brunch a base di dim sum che si veste di note fusion-creative alla Chinatown Brasserie. Su Traveller invece ho trovato questa bellissima bomboniera di hotel, il Crosby Street Hotel di Soho: 89 stanze di design e un "sunday night film club" per appassionati di pellicole d'essay. Una meraviglia a prezzi esorbitanti. Ma andate a vedere il menù e le foto dell'afternoon tea e sognate con me!!


martedì 11 maggio 2010

Due chicche per Parigi

Oggi ho poco tempo, la tesina da scrivere, il parto imminente, la casa da sistemare e via così... Ma voglio darvi due chicche per chi ha la fortuna di andare a Parigi questa primavera (sempre che di primavera si possa parlare, dal momento che qui non accenna a smettere di piovere e propinarci giornate grigie!! Comunque... L'Hotel Le Meurice già tempo fa aveva messo a disposizione degli ospiti delle biciclette, per eco-pedalate in città. Adesso ci sono a disposizione anche magnifici monopattini in acciaio che all'occorrenza si piegano e spariscono in fascinose sacche verde pistacchio.
Number two: la vista spettacolare dalla finestra della camera dell'hotel Radisson Blu Le Metropolitan. Sembra di guardare dai finestrini di un aereo, ma in realtà si è ai piani alti al Trocadero; la vista? Un oblò che incornicia perfettamente la Tour Eiffel a mò di quadro. Tutto questo si trova nella suite Eiffel dell'hotel dedicata alla famosissima torre parigina e si trova in cima ad un palazzo dell'800 in pieno Trocadero appunto (è una delle 48 stanze del boutique hotel griffato Francois Champsaur, che per il suo hotel ha voluto anche una piscina e un lounge bar dove si brinda a champagne.

mercoledì 5 maggio 2010

Il meglio delle tapas in 11 bar di Barcellona

Come descritti dall'autrice dell'articolo "Barcellona di tapas in tapas", bonsai gastronomici da gustare tra un pasto e l'altro. I migliori indirizzi provati per noi:

1. Inopia Classic Bar E' il gastrobar di Ferran Adrià, il più grande chef vivente; solo questo vale una visita! Qui si trova insalata russa, pane e pomodoro, ma soprattutto prezzi decenti. E ancora patatas bravas (con la salsa piccante) cubetti di melanzana fritta con la melassa, ottime sardine.

2. Tapaç 24 Della catena del Comerç 24, qui si possono trovare tapas più tradizionali come il bikini, paninetto con prosciutto e mozzarella di bufala, le crocchette di prosciutto e la coca, focaccina con acciughe e peperoni

3. Casa Lucio (Carrer Viladomat 59)

4. Comerç 24 Carles Abellàn, discepolo di Ferran Adrià, manda in tavola 4 o 5 piattini creativi alla volta, come consommé di uova, tartufo e parmigiano e tonno-pizza-sashimi. Una stella Michelin, per provare il menù degustazione Gran Festival bisogna prenotare con almeno un mese d'anticipo.

5. Santa Maria (Comerç 17)

6. Lonja de Tapas

7. Quimet & Quimet (Poeta Cabanyes 25)

8. El Xampanyet (Montcada 22) Atmosfera suggestiva e un ottimo (e irrinunciabile!) tonno con le olive farcite ai peperoni.

9. Cal Pep (Placa de les Olles 8) Famoso per le tapas di pesce e per il 'trifasic', misto di calamari, bianchetti e gamberi.

10. Pinotxo (La Rambla 91, Mercado de la Boqueria, parada 66-67) In uno dei mercati più amati dai gourmet di tutto il mondo, questo bar serve crocchette di merluzzo, calamari fritti, sardine marinate all'aceto, tartellette di granchio. Pare ci sia sempre la fila, tanto è rinomato!

11. La Vinya del Senyor (Plaça Santa Maria 5)

martedì 4 maggio 2010

A Bruxelles, tra fiori e art nouveau

Bruxelles è una di quelle città che non mi ha mai attirato un granché... Non so, mi ha sempre dato l'idea della città in cui si va solo per affari, ma nulla di più. In realtà pare sia molto bella, e sul numero di aprile di traveller viene proposto un week-end per due proprio nella città belga, con un'accurata selezione di indirizzi che vi ripropongo. Il quartiere del momento è Ixelles, dove troviamo il Whitehotel, pare uno degli hotel più carini della città: ottime tariffe per camere di design e buona colazione. Per un ristorante dall'architettura Art Nouveau invece bisogna andare alla Quincaillerie; ma solo per gli amanti delle ostriche, servite a volontà!! personalmente mi attira molto di più il Chez Oki, e già dal nome si intuisce che propone una cucina fusion franco-giapponese, tipo sushi con fois gras e salsa di soia caramellata.
Nel centro città invece, si suggerisce un hotel dal nome particolarmente romantico: il Coup de Coeur, bed & breakfast con sole quattro suite. Per l'aperitivo si suggerisce (ma senza descrizione, quindi non garantisco...) l'Archiduc in rue Dansaert 6 o la birreria dal nome alquanto sibillino La morte subite (rue Warmoesberg 7). Per la cena invece si suggerisce il romanticissimo Orphyse Chausette, e un dopocena al The Music Village (solo per i patiti di jazz..).
Per chi avesse la possibilità di spostarsi, è d'obbligo invece non perdere una cena al rinomato Belga Queen di Gand (non plus ultra della cucina belga), dove si possono trovare salmone marinato alla birra ed erbe, rombo con tartufi bernesi e decisamente ottimi vini. Se qualcuno dovesse andare... è pregato di farmi sapere!!

venerdì 5 marzo 2010

Un hotel a Zero stelle

A Zurigo, fino a metà maggio, ci sarà una splendidissima (per chi ama l'impressionismo, of course..) mostra su Van Gogh, Cézanne e Monet. A questo riguardo faccio una segnalazione per i più spiantatelli o per chi ama le estrosità: il Null Stern Hotel, ovvero il primo hotel a zero stelle della storia! In realtà non è proprio a Zurigo, ma a Sevelen (come dire, nei dintorni). Ricavato da un ex bunker nucleare, garantisce un'esperienza sicuramente artistica, ma davvero spartana. Ci sono per esempio cavi in tensione che reggono una serie di borse dell'acqua calda, che non sono un'opera d'arte, ma il riscaldamento! Si dorme tutti insieme per soli 20 euro a persona e le camere sono da 7. Formando un gruppo di sette amici, credo che il divertimento sia assicurato!!

mercoledì 17 febbraio 2010

un buon libro e buonanotte!

Mio marito è uno che legge qualsiasi cosa... della serie mi incanto in bagno a leggere l'etichetta dello shampoo, per strada a studiare un cartello qua e una targa là, in un bar a passare in rassegna tutti i quotidiani. Capisco quindi il suo enorme problema quando deve andare a dormire e non ha nessun libro sottomano! ... e quindi, leggendo questo trafiletto su Traveller, ho pensato a lui e a tutti quelli che come lui non riescono a fare a meno della carta stampata. A Parigi, nel quattro stelle di charme Le Mathurin (zona Madeleine), ci sono una cinquantina di libri per stanza (anche in bagno!), e una biblioteca ad ogni piano, per un totale di oltre 7000 titoli! Non per niente è considerato l'hotel più intello della capitale francese. Il rischio però è quello di non uscire più dalla stanza, ma tenendo conto che si parte da circa 300 euro a notte, si può anche fare!! ;-)

martedì 26 gennaio 2010

Cinque mete per il 2010

Eccomi di ritorno da voi dopo un paio di mesi di silenzio dovuti a cause di forza maggiore!! Nulla di grave, solo tante cose da fare.... E ho deciso di ripartire con un articolo che ha subito attirato la mia attenzione: Vanity Fair, 20 gennaio 2010: le 5 mete da mettere in calendario per il 2010.
1. Rio de Janeiro, il nuovo ombelico del mondo. Vista quest'estate, spettacolare e unica al mondo! Il suggerimento è "andateci ora, perché i mondiali del 2014 e le olimpiadi del 2016 trasformeranno la città in un enorme cantiere! Il suggerimento è l'Hotel Copacabana Palace, dove Gisele e Tom Cruise sono di casa!
2. Antartide. Dal caldo al freddo, ora o mai più. Perchè da qui a un paio d'anni saranno limitate o vietate le spedizioni per problemi ambientali. La dritta: un soggiorno al White Desert, campo tendato eco-lusso ideale per sciare sulle distese di neve vergine.
3. Buenos Aires, città che ha ormai sostituito San Francisco nell'attirare le comunità gay di tutto il mondo. Per gli adepti, Axel Hotel. Chic, gay e nel quartiere San Telmo, è il primo hotel etero-friendly del mondo.
4. Ko Samui, lato est della Thailandia e concorrente di Phuket. Accanto al turismo post-hippie offre resort spettacolari a prova di schizzinosi. Da provare il Six Senses Hideway Resort con spa, piscine private e panorama spettacolare sul golfo del Siam.
5. Birmania, perché per la prima volta, con le imminenti elezioni, sembrano aprirsi spiragli di libertà. La dritta è il vittoriano Strand Hotel, di Leading hotels in the world, che ospitò anche Graham Greene.
E con questo non mi resta che augurare un buon 2010 di viaggi e magnate a tutti!!