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lunedì 30 novembre 2009

i 10 caffé letterari più famosi

Questo ve lo riporto pari pari, perché l'ho visto sul web e l'ho trovato fighissimo!
E' la classifica dei 10 caffé letterari più famosi al mondo per come è stata stilata da Forbes Traveller.
1° White Horse Tavern, New York, frequentato tra gli altri da Allen Ginsberg e Jack Kerouac.
2° Algonquin, New York, preferito da giornalisti come Dorothy Parker che scriveva per Vanity Fair.
3° Heinold’s First and Last Chance Saloon, Oakland, California, dove si recava Jack London nei suoi anni di studio.
4° Harry’s New York Bar, Parigi, dove è stato creato il Bloody Mary e dove si recavano regolarmente Sinclair Lewis ed Ernest Hemingway.
5° Bar Hemingway at the Ritz, Parigi, che ha aggiunto al proprio il nome del suo più famoso frequentatore.
6° Ye Olde Cock Tavern, Londra, la taverna preferita da Charles Dickens.
7° Davy Byrnes, Dublin, dove James Joyce ha scritto alcune pagine del suo Ulisse.
8° Eagle and Child, Oxford, dove J.R.R. Tolkien discuteva dei suoi Hobbiti con C.S. Lewis
9°Long Bar al Raffles Hotel, Singapore, frequentato da Joseph Conrad e Rudyard Kipling
10° Floridita, Havana, Cuba, frequentato da Tennessee Williams e dal solito Ernest Hemmingway.
A Capodanno, a Londra, facciamo un salto al Ye Olde Cock Tavern e vi faccio sapere!!


giovedì 12 novembre 2009

A spasso per Budapest

Finalmente sono tornata in possesso del mio preziosissimo Vanity Fair! E subito ho trovato un articolo interessante su Budapest da mettere da parte e condividere con voi. In realtà siamo andati in questa splendida ittà pochissimi anni fa, quindi credo che non torneremo prestissimo, ma i (dieci ottimi) consigli che danno in questo articolo sono davvero sfiziosi, e credo valga la pena tenerli in considerazione:
1. Chic e Kommunist: per chi è a caccia di atmosfere sovietic-chic, si comincia dal ristorante Menza, ironica e fedele ricostruzione di un locale anni '60, per poi passare al più modaiolo Goa.
2. L'hotel per eccellenza di Budapest è sicuramente il New York Palace, imponente dimora del 1894 ristrutturata dall'archi-star Adam Tihany. Ma il meglio si trova nelle segrete: Spa con piscina in stile avvenieristico.
3. Paprika shopping: al più grande mercato coperto di Budapest, il Nagyvasarcsarnock (edificio-monumento interamente in ferro) si trovano alimenti freschi, souvenir (al primo piano) e prodotti tipici, tra cui la stupenda paprika e il salame Pick..
4. La città dei fotografi: Budapest ama la fotografia e ha dato i natali a grandi artisti. La casa di Mai Manò (il fotografo della corte imperiale di fine '800 che la fondò, nota come Casa dei Fotografi) oggi è lo spazio d'avanguardia per mostre prestigiose ed eventi.
5. Comprare design: in piazza Erzsébet l'incontro con la creatività è da Wampdesign, con le ceramiche, i gioielli e varie creazioni dei giovani designer ungheresi. Per la moda dei giovani stilisti, invece, bisogna andare da Retrock.
6. Vuoi un caffè, anzi cento?: forse qui si amano le antiche caffetterie e i dolci molto più che a Vienna. Tre nomi al volo: Gerlòcxy Café per una sosta tra le memorie asburgiche, New York Cafè, dell'hotel suggerito prima, punto di incontro di artisti, scrittori e letterati, Café Callas, ex biglietteria del teatro dell'Opera.
7. Disco-terme: al Rudas una cupola ottomana da mille e una notte e le vetrate colorate fanno da sfondo alle notti più scateate della città. Venerdì e sabato si balla in acqua fino alle 4 del mattino! Meglio prenotare....
8. Bagno ungherese: le terme Gellert, caratterizzate da mosaici moreschi e vetrate dipinte, sono famosissime in tutto il mondo. La novità arriva di domenica, in cui donne e uomini possono condividere il bagno termale (e infatti noi non l'abbiamo fatto!!)
9. Ballare sul Danubio: il locale notturno galleggiante più strano d'Europa si chiama A38, ex nave da trasporto sovietica diventata nel 2003 un club animato e vivacissimo. Vip-bar, ristorante-dance e concerti di musica varia.
10. Un souvenir: una visita all'inquietante palazzo azzurro del Terror Haza, prima quartier generale della polizia nazista , poi temuta sede di quella comunista. Tra vecchie celle e videoinstallazioni c'è molto da riflettere!

giovedì 5 novembre 2009

Faidley's, la scelta dell'autore, e Cross St. Market

Continuo imperterrita a leggere la Lonely Planet a caccia di chicche per il nostro (purtroppo ancora eventuale...) viaggio negli States a Capodanno. Ho sempre avuto un sogno (oddio che parolone! Forse è un po' esagerato!): avete presente i film ambientati sulla East Coast degli Stati Uniti, con lui e lei seduti a un tavolaccio in legno, tovaglia di carta, martelletti e una distesa di granchi??? Che figata!! Quello avrei sempre voluto fare! E siccome Baltimora è la patria del granchio, eccomi alla ricerca di qualche bel posticino da film, appunto. La 'scelta dell'autore' è ricaduta su Faidley's, di cui dice "Pur essendo stato scoperto dalla stampa e dai turisti molto tempo fa, questo splendido locale continua ad essere molto apprezzato. Pescheria e raw bar, è rinomato soprattutto per le sue crocchette di granchio, deliziose accompagnate da una birra fredda. Occhio però alla zona, di sera! Altro suggerimento: Cross St. Market, dove di giorno è possibile consumare un pasto veloce tra le bancarelle di frutta e verdura e di sera si può gustare un bicchiere di birra e condividere il clima festoso assaporando frutti di mare e crostacei dell'eccezionale raw bar. Ma tenuto conto che la nostra amica e ospite Beta abita a Baltimora, credo che in caso di viaggio vi svelerò qualche chicca da intenditore locale!!