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lunedì 30 novembre 2009

i 10 caffé letterari più famosi

Questo ve lo riporto pari pari, perché l'ho visto sul web e l'ho trovato fighissimo!
E' la classifica dei 10 caffé letterari più famosi al mondo per come è stata stilata da Forbes Traveller.
1° White Horse Tavern, New York, frequentato tra gli altri da Allen Ginsberg e Jack Kerouac.
2° Algonquin, New York, preferito da giornalisti come Dorothy Parker che scriveva per Vanity Fair.
3° Heinold’s First and Last Chance Saloon, Oakland, California, dove si recava Jack London nei suoi anni di studio.
4° Harry’s New York Bar, Parigi, dove è stato creato il Bloody Mary e dove si recavano regolarmente Sinclair Lewis ed Ernest Hemingway.
5° Bar Hemingway at the Ritz, Parigi, che ha aggiunto al proprio il nome del suo più famoso frequentatore.
6° Ye Olde Cock Tavern, Londra, la taverna preferita da Charles Dickens.
7° Davy Byrnes, Dublin, dove James Joyce ha scritto alcune pagine del suo Ulisse.
8° Eagle and Child, Oxford, dove J.R.R. Tolkien discuteva dei suoi Hobbiti con C.S. Lewis
9°Long Bar al Raffles Hotel, Singapore, frequentato da Joseph Conrad e Rudyard Kipling
10° Floridita, Havana, Cuba, frequentato da Tennessee Williams e dal solito Ernest Hemmingway.
A Capodanno, a Londra, facciamo un salto al Ye Olde Cock Tavern e vi faccio sapere!!


giovedì 12 novembre 2009

A spasso per Budapest

Finalmente sono tornata in possesso del mio preziosissimo Vanity Fair! E subito ho trovato un articolo interessante su Budapest da mettere da parte e condividere con voi. In realtà siamo andati in questa splendida ittà pochissimi anni fa, quindi credo che non torneremo prestissimo, ma i (dieci ottimi) consigli che danno in questo articolo sono davvero sfiziosi, e credo valga la pena tenerli in considerazione:
1. Chic e Kommunist: per chi è a caccia di atmosfere sovietic-chic, si comincia dal ristorante Menza, ironica e fedele ricostruzione di un locale anni '60, per poi passare al più modaiolo Goa.
2. L'hotel per eccellenza di Budapest è sicuramente il New York Palace, imponente dimora del 1894 ristrutturata dall'archi-star Adam Tihany. Ma il meglio si trova nelle segrete: Spa con piscina in stile avvenieristico.
3. Paprika shopping: al più grande mercato coperto di Budapest, il Nagyvasarcsarnock (edificio-monumento interamente in ferro) si trovano alimenti freschi, souvenir (al primo piano) e prodotti tipici, tra cui la stupenda paprika e il salame Pick..
4. La città dei fotografi: Budapest ama la fotografia e ha dato i natali a grandi artisti. La casa di Mai Manò (il fotografo della corte imperiale di fine '800 che la fondò, nota come Casa dei Fotografi) oggi è lo spazio d'avanguardia per mostre prestigiose ed eventi.
5. Comprare design: in piazza Erzsébet l'incontro con la creatività è da Wampdesign, con le ceramiche, i gioielli e varie creazioni dei giovani designer ungheresi. Per la moda dei giovani stilisti, invece, bisogna andare da Retrock.
6. Vuoi un caffè, anzi cento?: forse qui si amano le antiche caffetterie e i dolci molto più che a Vienna. Tre nomi al volo: Gerlòcxy Café per una sosta tra le memorie asburgiche, New York Cafè, dell'hotel suggerito prima, punto di incontro di artisti, scrittori e letterati, Café Callas, ex biglietteria del teatro dell'Opera.
7. Disco-terme: al Rudas una cupola ottomana da mille e una notte e le vetrate colorate fanno da sfondo alle notti più scateate della città. Venerdì e sabato si balla in acqua fino alle 4 del mattino! Meglio prenotare....
8. Bagno ungherese: le terme Gellert, caratterizzate da mosaici moreschi e vetrate dipinte, sono famosissime in tutto il mondo. La novità arriva di domenica, in cui donne e uomini possono condividere il bagno termale (e infatti noi non l'abbiamo fatto!!)
9. Ballare sul Danubio: il locale notturno galleggiante più strano d'Europa si chiama A38, ex nave da trasporto sovietica diventata nel 2003 un club animato e vivacissimo. Vip-bar, ristorante-dance e concerti di musica varia.
10. Un souvenir: una visita all'inquietante palazzo azzurro del Terror Haza, prima quartier generale della polizia nazista , poi temuta sede di quella comunista. Tra vecchie celle e videoinstallazioni c'è molto da riflettere!

giovedì 5 novembre 2009

Faidley's, la scelta dell'autore, e Cross St. Market

Continuo imperterrita a leggere la Lonely Planet a caccia di chicche per il nostro (purtroppo ancora eventuale...) viaggio negli States a Capodanno. Ho sempre avuto un sogno (oddio che parolone! Forse è un po' esagerato!): avete presente i film ambientati sulla East Coast degli Stati Uniti, con lui e lei seduti a un tavolaccio in legno, tovaglia di carta, martelletti e una distesa di granchi??? Che figata!! Quello avrei sempre voluto fare! E siccome Baltimora è la patria del granchio, eccomi alla ricerca di qualche bel posticino da film, appunto. La 'scelta dell'autore' è ricaduta su Faidley's, di cui dice "Pur essendo stato scoperto dalla stampa e dai turisti molto tempo fa, questo splendido locale continua ad essere molto apprezzato. Pescheria e raw bar, è rinomato soprattutto per le sue crocchette di granchio, deliziose accompagnate da una birra fredda. Occhio però alla zona, di sera! Altro suggerimento: Cross St. Market, dove di giorno è possibile consumare un pasto veloce tra le bancarelle di frutta e verdura e di sera si può gustare un bicchiere di birra e condividere il clima festoso assaporando frutti di mare e crostacei dell'eccezionale raw bar. Ma tenuto conto che la nostra amica e ospite Beta abita a Baltimora, credo che in caso di viaggio vi svelerò qualche chicca da intenditore locale!!

giovedì 29 ottobre 2009

Tre Bottiglie del Gambero Rosso

Sta uscendo in questi giorni la nuova guida del Gambero Rosso, e voglio riportarvi la classifica dei premiatissimi wine bar d'Italia, ottimi posticini per una sosta durante le visite cittadine!


La Baita Faenza (RA)
Del Gatto Anzio (RM)
Osteria dei Fauni Segrate (MI)
Enoteca Marcucci Pietrasanta (LU)
Ombre Rosse Preganziol (TV)
Oste della Mal'ora Terni
Picone Palermo
Roscioli Roma
Purtroppo non ne ho ancora sperimentato nessuno. O meglio, solo uno, ma niente vino. Parlo di Roscioli, a Roma: una pizza da forno di-vi-na! E se tanto mi dà tanto... Vicinissima al forno c'è l'enoteca, con piattini super, affettati divini e immagino un vino spettacolare. E allora, come disse qualcuno, Bon Appetit!!!!!!

venerdì 23 ottobre 2009

A Spurcacciun-a

Ieri su La Stampa ho letto una spettacolare pagella di Edoardo Raspelli sul ristorante 'A Spurcacciun-a' di Savona intitolata "Coni di ghiaccio con ricciola e ricci crudi sul mare di Savona". Inutile dirvi che mi ha subito incuriosito! Un ristorante in parte tradizionale, con una sala accogliente preceduta dal bancone del pesce fresco e dalla cucina a vista, e in parte ludico, disseminato di giochini, come il tavolo dove i clienti possono mangiare con le mani, lavandosele poi all'originale fonte di acqua corrente che scorre davanti a loro, o come le toilette, rosa per le femmine, azzurra per i maschi e un po' rosa e un po' azzurra per gli indecisi. Rallegrate anche da un televisore al plasma che trasmette ininterrottamente "Il Vizietto". Altre due salette completano il locale: da una parte i tavoli del 'Cromo Dinner', sala dove il pavimento s'innalza a tavolo e trasforma il proprio interno in seduta, con un movimento di luce che cambia d'intensità e colore per garantire ai piatti sempre un differente aspetto cromatico; dall'altra il 'Tappeto Volante', che dà la sensazione visiva e sensoriale di gustare i piatti sospesi tra due cieli. Prezzi differenti, ma tutti tra gli 85 e i 130 euro. Quindi non proprio economico! Ma credo valga la pena. Il mitico Raspelli parla di gamberi a vapore, tonno crudo con alghe brasiliane, i tre magnifici coni di ghiaccio con crudi di ricciola e ricci, gamberi e caviale di Calvisano, tonno e zenzero. E ancora, dentice in foglia, capesante con ravioli multicolori su crema di zucchine, catalana di astice. E per chiudere, dolci casalinghi e una cantina superlativa. Speriamo di provare presto!

venerdì 16 ottobre 2009

Philly Cheesesteak

Ebbene sì, sto disperatamente cercando un volo economico per gli states in zona capodanno, impresa difficilissima! La tariffa più economica che ho trovato è un'A/R Torino-Philadelphia, così ho sbirciato la guida per vedere se vale la pena passarci due giorni prima di andare alla Grande Mela e cosa ti ho trovato in un bel riquadretto??? La Cheesesteak, specialità della città, una bistecca di tenera e succulenta carne di manzo tagliata sottile e ricoperta con finissimi anelli di cipolla fritta e un meraviglioso formaggio fuso filante., tutto servito in un soffice panino caldo di farina bianca. I ristoranti più famosi per questo piatto si trovano uno di fronte all'altro e si fanno una concorrenza spietata! Sono Pat's e Gino's. Animati, vistosi ed economici, ognuno dei quali vanta i propri accaniti sostenitori. Proverò e vi farò sapere!!

mercoledì 7 ottobre 2009

Le botteghe del gusto

Ho comprato 'La cucina italiana', perché con l'arrivo dell'autunno mi torna la voglia matta di cucinare e trafficare in cucina. E come al solito ci sono interessantissime indicazioni di botteghe golose sparse in giro per lo stivale che, all'occasione, bisogna sicuramente visitare. La prima che ha attratto la mia attenzione si trova a Castel Goffredo, in provincia di Mantova. "Il bisnonno coltivava ortaggi. Tanto buoni che i palati fini cominciarono a chiedergli altre specialità. E' così che è cominciata la nostra ricerca dei prodotti vegetali nel mondo". A parlare è Albino Ferri, discendente della famiglia che ha fondato il negozio Ferri dal 1905, nel quale si trovano frutta secca e legumi, spezie, sali, infusi provenienti da ogni parte del mondo. Ma soprattutto tè. "Il nostro matcha, il tè giapponese in polvere, è il migliore che si trova in Italia. Ne abbiamo creato anche una versione speciale da sciogliere nel latte". Nel negozio, specializzato appunto in vegetali di alta qualità, si trova anche un fornitissimo banco di frutta e verdura. L'altra bottega che ha attratto la mia curiosità si trova nel paese di Sogliano al Rubicone (FC), e vende le caciotte di fossa delle valli tra Romagna e Marche. Nelle storiche fosse di tufo di Sogliano, infatti, la famiglia Mengozzi stipa e sigilla le caciotte che rivedranno la luce solo 100 giorni dopo, trasformate in preziosi formaggi: la consistenza è friabile e fresca con il sapore e l'aroma delle lunghe stagionature.

martedì 29 settembre 2009

Punta do Camarao, un paradiso in terra!

Ci siamo stati solo per una notte (con quel che costa!! E meno male che avevamo amici comuni, se no la sassata aumentava in maniera esponenziale!), ma è stata una notte da favola, fuori dal mondo, incredibile. Siamo stati alla Punta do Camarao, un paradiso incontaminato. Ma parto dall'inizio... Dopo un paio d'ore di macchina attraverso la giungla brasilera arriviamo a un cancello in legno e troviamo un paio di jeep ad aspettarci. Le seguiamo attraverso questo curatissimo giardino, disseminato di piante e fiori dai colori brillanti e arriviamo in punta a un declivio, al fondo del quale si apre un meraviglioso prato pieno di palme da cocco. A destra e a sinistra del declivio due bungalow nascosti tra la vegetazione, completamente arredati con mobili in legno e cuscinoni bianchi giganteschi. Fuori ci aspetta una sorpresa, un terrazzino in tek con chaise longue, doccia e una vasca tonda di Bali per il bagno caldo delle 18.30. Que falta?? Nada!!!!!!!
Gli altri due bungalow sono sul prato, e anche la cabana conviviale, sempre arredata con divanoni bianchi morbidissimi sui quali ci spapanziamo immediatamente sorseggiando la prima di innumerevoli caipirinha al maracuja. Al fondo del prato una siepe, e a l di là della siepe una spiaggia selvaggia lunghissima sulla quale non si vede nessuno. Neanche una persona. Solo noi. Anche qui ci raggiungono le nostre caipirinhe e qualche stuzzichino mentre prendiamo il sole e andiamo sulla canoa in questo angolo di paradiso. All'ora di pranzo ci trasferiamo sotto un enorme albero di anacardi e gustiamo una splendida mocheca di gamberi cucinata sul momento. Trascorriamo il resto della giornata tra divani, amache, spiaggia e prato, cullati solo dal rumore del mare e dal caldo sole 'invernale'. Alle 18.30 vengono a dirci che il tinozzone è pronto, con acqua calda e oli profumati. Indescrivibile! Restano solo le forze per goderci una cena a base di aragosta e poi tutti a nanna, tanto è buio già dalle sei!! Al mattino lo spettacolo è, se possibile, ancora più bello. Apriamo la finestra dalla quale si vedono solo alberi, palme e mare in lontananza. La cosa incredibile è che on si sente neanche un rumore! Raggiungiamo il nostro albero di anacardi per una sontuosa colazione e per salutare i nostri amici che ci hanno davvero fatti sentire in paradiso!


In collaborazione conTouring ClubHertz
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lunedì 21 settembre 2009

A N.Y. con Woody Allen

Forse forse forse.... forse forse forse.... forse forse forse.... a Natale andiamo a New York. E da brava amante del cinema, per non farmi mancare proprio niente, mi sono segnata i luoghi della città diventati famosi per le scene dei film di Woody Allen. Tipo: il cinema in cui l'ipocondriaco Mickey si ritrova a vedere 'La guerra lampo' dei fratelli Marx è il Metro Cinema, al 2626 di Broadway (Hannah e le sue sorelle). Le scene in cui il professore di 'Mariti e mogli' insegna, invece, sono state girate alla Columbia University. Al 718 di Fifth Avenue si trova la gioielleria in cui è ambientato il ballo scatenato di 'Tutti dicono I love you', mentre nel film 'Io e Annie' sono immortalate le montagne russe di Coney Island. Ma la scena più mitica e più famosa del cinema di Allen è sicuramente quella della panchina di 'Manhattan' che ha sullo sfondo il Queensboro Bridge immerso nella nebbia. Amore puro! E poi va beh, Central Park, dove il giovane Jerry in crisi con la fidanzata incontra il vecchio Dobel, che gli darà consigli preziosi.

lunedì 14 settembre 2009

Per gli amanti del design

Su Marie Claire Maison di settembre ho trovato un servizio sul meglio del design in cinque indirizzi: sono quei posti che fa sempre piacere visitare, non si sa mai cosa si possa trovare di bello per la propria casa! Nello store newyorkese di Molteni & C. (Greene St. 60) si mescolano con eleganza classico e moderno negli arredi per la casa firmati da Molteni, Dada e Unifor. Tra le novità la cucina Bridge di Armani/Dada.
Nel nuovo showroom di Ligne Roset a Miami i mobili dei più importanti designer sono protagonisti assoluti. Uno spazio total white tutto per loro, disegnato da Didier Gomez al Miami Design District; all'interno grosse quinte dividono l'ambiente creando diverse idee d'arredo.
Tutto casalingo invece (almeno per me!) il nuovo spazio Ikea di Collegno. Il concetto è sempre lo stesso, ma su una superficie decisamente più ampia; la novità invece sono i 2000mq. dedicati all'outdoor.
Altro indirizzo interessante, sempre molto casalingo, il nuovo concept di Marina Yachting di Forte dei Marmi: atmosfera accogliente caratterizzata dal legno bianco del soffito e delle pareti, in contrasto con le modanature e il pavimento in rovere scuro. Tutto per la moda firmata appunto Marina Yachting.
Ultimo, ma non meno interessante, lo spazio Flexform di Londra, che accoglie divani e poltrone, ovviamente, ma anche lampade, accessori, tappeti, etc. e anche architetti per progetti tailor made.

martedì 8 settembre 2009

Affascinante Rio

Rio de Janeiro è mozzafiato! La prima impressione non è stata delle migliori, devo dire. O meglio, mi aspettavo chissà cosa, dal momento che tutti ne parlano come della città più bella del mondo, posto magico, vita e gente incredibile, e così via. Ma man mano che il tempo passava, mi rendevo conto del motivo per cui la gente la decanta così tanto. E' semplicemente affascinante. Abbiamo passato la domenica mattina alla spiaggia di Ipanema: a differenza dell'Italia, non ci sono stabilimenti tutti in fila, ma capanne numerate con persone che ti sistemano ombrelloni e sdraio dove preferisci. Da loro puoi anche prendere birre, acqua e bibite varie (a prezzi davvero irrisori!!). E poi passano in continuazione persone che vendono cose buonissime, tipo il formaggino grigliato su stecco: ne abbiamo mangiati una quantità industriale, con la scusa delle bambine... La gita più bella che abbiamo fatto è stata sicuramente la visita al Cristo Redentore. Si prende una specie di trenino-dentiera che si arrampica sul Corcovado e porta alla base del Cristo. La vista da lassù toglie il fiato nel vero senso della parola, e permette di rendersi conto della geografia di Rio: mare ovunque, spiagge in città e Pan di Zuccheri in ogni dove. E' strano (per i non brasiliani, ovviamente..) vedere come i quartieri si alternano, apparentemente con grande armonia, alle favelas. Vi metto un paio di foto che spero rendano bene l'idea del racconto. Per il resto, cosa consigliarvi? Andando sul gastronomico, assolutamente da provare il Bar Jobi (Av. Ataulfo de Paiva, 1166 lj-B Baixo Leblon), che dal 1956 sfama i veri carioca di ritorno dalla spiaggia. Ci sono tutte cosine, tipo pasteis, crocchette, omelettes, insalate, e via così. Tutto da provare! Rigorosamente con birra alla spina). Quartieri da non predere, per passeggiare tranuillamente tra negozi e baretti, sono Santa Teresa, arrampicato su una collina e attraversato dal Bonde, un tram giallo molto caratteristico, e Leblon, vicino a Ipanema e molto più glamour. Per gli amanti del churrasco, tappa quasi obbligata al Porcao (anche se ormai c'è pure a Milano..) e per chi vuole provare la feijoada... niente di meglio della Casa da Feijoada, non provata di persona, ma garantita da una carioca doc che abbiamo conosciuto. E infine, top del top, dove abbiamo festeggiato il compleanno di Marco... il ristorante Aprazìvel (R. Aprazível, 62 Rio de Janeiro). Sembra nascosto in mezzo alla giungla, la vista è spettacolare, la cucina meravigliosa e le caipirinha... da sballo! Non potete proprio non andare, parola di lupetto.

venerdì 28 agosto 2009

Gli hotel italiani più amati dai vip

Vi riporto pari pari una classifica carina trovata su Full Travel a proposito delle personalità dello showbiz, della moda e della musica internazionale che colgono spesso e volentieri l'occasione di visitare l'Italia, sia per lavoro che per piacere. La classifica riguarda gli hotel, segnalati da Hotels.com, dove è probabile che risiedano e dove, quindi, potrebbe esser facile incontrare qualche vip.

1) Hotel Rocco Forte De Russie, Roma
L'Hotel De Russie, lussuoso 5 stelle nel cuore di Roma, possiede un delizioso giardino dove, ai tempi, si intrettenevano Pablo Picasso o Jean Cocteau. Oggi l'hotel è meta di soggiorno scelta da Leonardo Di Caprio, Tom Cruise, Nicole Kidman, Naomi Campbell e, ultimo in ordine di tempo per via del concerto di Roma, anche Bruce Springsteen.

2) Capri Palace Hotel And Spa
Il Capri Palace è un'oasi di ospitalità ricercata e rilassata lontano dagli schiamazzi della Piazzetta I vip che si sono fatti coccolare dall'attento personale di questo hotel sono Keanu Reeves, Julia Roberts, Harrison Ford e Mariah Carey.

3) Park Hyatt, Milano
A pochi passi dal Duomo, il Park Hyatt è un elegante boutique hotel a Milano. Lo scorso luglio Bono Vox e gli U2 hanno pernottato qui, in occasione dei due concerti tenuti a San Siro; l'hotel è famoso anche per l'accurata organizzazione di feste di matrimonio.

4) Villa d'Este, Cernobbio
Forbes qualche settimana fa ha nominato Il Villa d'Este "l'hotel più bello del mondo nel 2009". L'hotel si specchia nelle acque del lago di Como e negli anni ha visto entrare nei suoi raffinati Alfred Hitchcock, Elizabeth Taylor, Frank Sinatra, Barbra Streisand, Madonna, Mick Jagger, Bruce Springsteen, Ava Gardner, Robert De Niro e George Clooney.

5) Hotel Eden, Roma
Ad un passo da Via Veneto e vicinissimo a Piazza di Spagna, l'Hotel Eden mantiene la sua atmosfera sofisticata anche a seguito del rinnovamento. Di particolare bontà la cucina proposta, tutta da gustare su vista della bellissima Roma. Qui hanno soggiornato e gustato ottimi piatti Robert De Niro, Richard Gere, Johnny Depp, Matt Damon, Meryl Streep e Winona Ryder.

martedì 25 agosto 2009

San Paolo gastronomica

Una metropoli sterminata, decisamente povera di cose interessanti da vedere (i miei amici non se ne abbiano a male...!), ma fantastica da un punto di vista gastronomico. Essendo con loro, i miei amici di prima appunto, siamo andati a colpo sicuro, ma devo dire che i ristoranti che ho visto sono molto belli, chic, curati, (etc. etc. etc.), frequentati da gente glamour ,e hanno un livello gastronomico decisamente alto! Comincio con il suggerirvi un indirizzo imperdibile per il caratteristico churrasco. Il ristorante si chiama BARBACOA ed è una garanzia assoluta d'esperienza memorabile! Neanche il tempo di sedersi e il tavolo è invaso dal profumo del pao de queijo da accompagnare a pezzetti di salsiccia rosolata. Ordinate una caipirinha e l'aperitivo è servito! A questo punto non resta che alzarsi e servirsi da uno sterminato buffet di insalate e verdure di ogni genere, formaggi, affettati e sushi meraviglioso. Il mio consiglio però è di non farsi tirare troppo da tutto ciò che non è verdura (a meno che non abbiate uno stomaco davvero infaticabile!) perché ovviamente il pezzo forte del ristorante è il churrasco. Camerieri in ogni dove con spiedi lunghissimi e ottime selezioni di carni che si avvicinano al tavolo e ve le tagliano direttamente nel piatto. Sempre che il vostro gettone sia girato sul verde. Volete prendervi una pausa? Semaforo rosso! E nessuno si avvicinerà più.
Altro posto memorabile, in onore all'enorme comunità giapponese presente a San Paolo, il glamourissimo KOSUSHI, ristorante dall'ambiente zen-chic frequentato dall'upper class paulista che serve meraviglie del Sol Levante mai viste prima in Italia (o almeno da me!!). Il top? Il viagra di Re (la nostra amica brasiliana): bocconcini di riso avvolti da salmone freschissimo e guarniti in superficie con caviale di salmone e rosso d'uovo di quaglia. Inutile dirvi che con il giapponese la caipirinha ci sta da Dio!!!
Suggerimento n.3, ristorante argentino. Il posto si chiama 348 Parrilla Porteña, ed è considerato uno dei posti migliori per gli amanti della carne. Effettivamente è davvero sublime! Purtroppo non ho trovato (o forse non c'è proprio..) il sito web: mi sarebbe piaciuto farvi vedere l'ambientazione, decisamente molto tropicale (peccato però la tv accesa dell'ultima nostra visita...). Anyway, il menù è straricco e non chiedetemi che tagli di carne abbiamo mangiato noi perchè proprio non lo so. Forse ero già ubriaca di caipi maracuja (I-M-P-E-R-D-I-B-I-L-E!) al momento dell'ordine! Però so che abbiamo ordinato tre pezzi in sei (anzi cinque, dato un membro almost vegetarian del nostro tavolo.. Povera G, non era proprio il posto per lei!) e tutti erano deliziosi. Ergo.. non ho suggerimenti per voi! Però vi suggerisco le patatine fritte, molto caserecce e molto buone, e le insalate, che stemperano la carnazza e rinfrescano il giusto. E per chiudere la nostra cena ipocalorica abbiamo condiviso da buoni fratelli un paio di crepes al dulce de leche. Commoventi!
E adesso veniamo alle note per me dolenti. O meglio, deludenti. Insomma, non vedevo l'ora di andare a Sanpa per provare il decantatissimo D.O.M., questo ristorante riconosciuto a livello internazionale per la sua reinterpretazione della cucina brasiliana o, anzi, per l'utilizzo in cucina di ingredienti tipici brasailiani. Ebbene, vuoi per le troppe aspettative, vuoi per le scelte poco azzeccate dei piatti, vuoi perché quel giorno lo chef aveva lo spirito di porco, in ogni caso la delusione è stata tanta. E la ricevuta finale non ne ha tenuto per nulla conto!!!!!!!!!!!!!!!! Se qualcuno di voi dovesse provarlo (perché sono ancora fermamente convinta che ne valga la pena) e dovesse averne un'opinione completamente diversa.. me lo faccia sapere. Per alleviare un po' la mia sofferenza e sussurrarmi che in fondo in fondo non ho preso una cantonata così grossa!

mercoledì 15 luglio 2009

Tour culturale a Palermo

Oggi ho deciso raccontarvi qualcosa di Palermo. Ma non le solite chiacchiere sulla città siciliana, bensì un suggerimento su un giro culturale con la C maiuscola. Ho rispolverato un ritaglio di D (La Repubblica delle donne) per amici che partiranno a breve per un tour siciliano, ed eccomi qui a condividerlo con voi. Primo fra tutti un grande spazio realizzato all'interno delle antiche mura cittadine che contemporaneamente raccoglie una libreria, un'enoteca, un ristorante, uno spazio per la musica live e una travel agency. E' il Kursaalkalhesa. La forte contrapposizione tra le mura di pietra e l'arredamento moderno rendono il locale davvero affascinante. Spostandoci invece nel cuore dello storico mercato della Vucciria, dove la decadenza degli antichi palazzi ha un fascino esotco, possiamo fare una puntatina a una galleria che meriterebbe una visita anche se non esponesse nulla per la strepitosa vista sul mercato. Normalmente però si incontrano artisti di fama internazionale. E per gli appassionati della tradizionale coppola, La Coppola (per l'appunto...) è il negozio di un imprenditore che ne propone in centinaia di tipi e colori, alcune addirittura disegnate a mano. Vengono inoltre prodotte a San Giuseppe Jato, paese 'difficile' del palermitano. E infine L'Atelier di Pupi. L'opera dei pupi incarna in sé tutti i valori di una cultura che fa parte del passato, ma riesce a rivivere grazie ai cunti che si tramandano di generazione in generazione. Le gesta di Orlando e Rinaldo viste in miniatura o il fascino della bottega in cui prendono forma. Visitare per credere!

lunedì 13 luglio 2009

La spiaggia più chic

Frequentata da Johnny Depp e sua moglie Vanessa, da Phil Collins, Beyoncé e Lenny Kravitz, ma anche da top come Claudia Shiffer e Laetitia Casta e attrici come Laura Morante, la spiaggia dell'Hotel Vista Palace, a Cap Martin, è una delle mete più ambite dai vip di tutto il pianeta. E' uno scoglio privato in mezzo a un mare azzurrissimo, poche chaise longue e tende candide per proteggersi dal sole. In realtà le zone per i famosissimi sono in angoli appartati, studiate per proteggere la privacy degli ospiti e l'intimità di chi sceglie un massaggio in spiaggia Ovviamente non manca l'angolo gourmand: un ristorante romantico diretto dallo chef Christophe Marc per cenette al chiaro di luna, con il rumore della risacca in sottofondo e champahgne che scorre a fiumi. E per chi ha la fortuna di arrivare in barca, c'è un pontile a disposizione. Vanity Fair docet!

mercoledì 8 luglio 2009

Un angolo di paradiso a Positano

Non vi ho abbandonato! Semplicemente ho avuto un miliardo di cose da fare e così ho trascurato un po' il blog... mannaggia! Torno da voi per suggerirvi questo posticino molto fascinoso (uff... l'avessi trovato prima di andare in viaggio di nozze!!!) a Positano. L'albergo si chiama Poseidon, ed è nato su un terreno pieno di aranci e limoni che Bruno Aonzo e sua moglie Liliana avevano comprato in costiera; è un'accogliente villa immersa nel verde che domina il meraviglioso panorama di Positano e che dispone di 48 camere e quattro suite con terrazza privata. C'è la piscina, un romantico ristorante per cenette a lume di candela, il beauty center (insomma, tutti i comort!), il tutto inserito in una cornice romantica e suggestiva, una casa mediterranea dall'inconfondibile charme. E di nuovo mi dico... l'avessi trovato prima di partire! Beh... motivo in più per tornare da quelle parti, che regalano sempre emozioni grandissime.

sabato 27 giugno 2009

In cucina con gli chef

"La nuova frontiera dei ristoranti più in voga è quella di organizzare corsi per imparare a muoversi tra i fornelli". Lo dice Playboy. Che alla fine non è quel giornalaccio che si potrebbe pensare: tra una tetta e l'altra ci sono articoli di costume, viaggi, tecnologia e mode. Caruccio, insomma. Vabbé, torniamo a noi... Loro pubblicano un elenco di cinque ristoranti, ma credo che a ben cercare ce ne siano molti altri. Partiamo con Il Cucchiaio di Legno, a Milano, dove lo chef Andrea Valentinetti, discepolo di Massimiliano Alajmo, conduce questo laboratorio del gusto per cucinare e mangiare intorno al banco-cucina. Altro posto sfizioso è L'Orto degli Angeli, a Perugia. Lezioni e degustazioni all'interno dell'ambulacro di un anfiteatro romano con cucina di design a vista. A Roma il ristorante gastronomico del St. Regis propone lezioni con degustazione dei piatti sotto la guida attenta di Francesco Donatelli.
E adesso vengono i miei due posti preferiti in assoluto! Don Alfonso Iaccarino e suo figlio Ernesto svelano i trucchi culinari nella nuova cucina, allestita appositamente per i corsi, nel loro Relais di Sant'Agata sui due Golfi. A mio giudizio uno dei tre stelle michelin più più più... d'Italia! Il corso è caro, okkey, ma volete mettere?? E infine il corso 'a tutto tonno' (ma ce ne saranno anche altri..) di Luigi Pomata, che si divide tra il ristorante di famiglia a Carloforte e il suo locale a Cagliari. Buone lezioni a tutti! E se poi dovete far pratica e mi volete come arbitro... just call! :)

mercoledì 17 giugno 2009

Istanbul


Il primo impatto con Istanbul devo dire che non è stato dei migliori... A parte le ore per uscire dall'aeroporto, con code infinite al controllo passaporti, etc. etc. etc. siamo finalmente riusciti a salire su un taxi e scoperto nostro malgrado che probabilmente il taxista non era il proprietario del taxi. O meglio... non era proprio un taxista. Magari un cugino, un amico, o che ne so. Fatto sta che non aveva la minima idea di dove fosse il nostro hotel (ndr. era a sulthanamet, nonché a due passi due dalla moschea blu e daAja Sofia. In pratica il centro del mondo istanbuliano!!); ma soprattutto non aveva un tuttocittà né la minima idea di come far funzionare il navigatore! Insomma ve la faccio breve: abbiamo cercato l'hotel sulla nostra cartina e gliel'abbiamo fatta vedere. Niente. Nebbia. Black out! A quel punto siamo scesi e abbiamo raggiunto l'hotel a piedi(non vi sto neanche a dire che sembrava la via fantasma! Nessuno l'aveva mai sentita, neanche quelli con i negozi nella via parallela. Una follia totale! Comunque... finalmente siamo arrivati in hotel, che non vi segnalo perché non era nulla di particolare (e non mi dilungo sul motivo per cui abbiamo dovuto scegliere quello..), anche se la vista era spettacolare e le camere super confortevoli. In cambio però vi lascio il link di un hotel carinissimo, il Kybele Hotel, sempre in zona, caratterizzato da mille lampade sui soffitti. La prima sera siamo andati a cena al Marmara Pera, nella zona di Beyoglu (molto bella da visitare e piena di ristorantini e localini super affollati da giovani), con un cliente di mio marito: da lassù la vista è eccezionale e il ristorante ottimo, anche se non molto tipico. Consiglio un aperitivo in terrazza! Il secondo giorno abbiamo deciso di visitare moschee e palazzo Topkapi (quel diamante... eccezionale!), girolare per le vie di Sulthanamet e goderci una cena tipicissima in uno di quei ristorantini di Beyoglu di cui ho accennato prima. Ci siamo riempiti di meze, i piattini di antipasti caratteristici delle cene turche, e sbaffati kebab e polpette. Mi spiace, ma davvero non mi sono segnata il nome del posto! In ogni caso, se andate in quella zona di sera, troverete sicuramente qualcosa per voi. C'è una quantità infinita di posti!
Terzo giorno: bazar! Il Gran Bazar è il mercato coperto più grande del mondo (o d'Europa? boh... comunque è grande!), ci sono 4000 negozi di ceramiche, gioielli, marionette, tappeti, asciugamani, etc. Abbiamo comprato un tappeto stupendo, un kilim rivisitato in chiave moderna, in questo negozio che si chiama Ethnicon: aveva una parete piena di AD, Elle Decor, Marie Claire Maison, e via così. Splendidi, davvero! Naturalmente se piace il genere, ça va sans dire. Usciti dal labirinto ci siamo precipitati al Bazar delle Spezie: una gioia per i miei occhi, il mio olfatto e il mio palato, dal momento che abbiamo assaggiato di tutto! e comprato abbastanza..
Oltre alle spezie, ci sono un sacco di dolci, miele con frutta secca, frutta secca senza miele, afrodisiaci strani, zuccheri colorati, e ogni sorta di delizia. A pranzo ho assaggiato (solo io!) il famoso panino con pesce grigliato, il balik ekmek, a Eminonu, direttamente dalle bancarelle. Grigliano un pesce azzurro non ben definito, lo sbattono in una pagnottella aperta, e tu ci devi aggiungere sale e succo di limone che trovi su uno sgabelletto. Ne avrei mangiati dieci! Ma un duro pomeriggio di shopping mi aspettava, quindi mi sono limitata a uno... Presi tram, pullman e metropolitana, siamo arrivati in questo centro commerciale molto elegante, dall'architettura particolare, che si chiama Kanyon Shopping Mall (già il nome, molto americano, la dice lunga...). Tra gli altri, abbiamoa trovato Banana Republic, Abercrombie & Fitch e soprattutto Gap baby per la nostra nanetta. In realtà stavamo cercando The Ottoman Empire, di cui vi avevo parlato in un post passato, ma che è stato una grossa delusione. Ci saranno state in totale 50 magliette, ma forse neanche, appese su un'unica parete (le altre tre completamente vuote!), quasi tutte di un colore indefinito tipo grigio topo o tortora-marroncino. Insomma, un disastro.. Però il Mall è bello, vale la pena visitarlo. Ma veniamo alla cena: siamo andati in questo posto spettacolare sul Bosforo che si chiama Mavi Balik, consigliato da un'amica. Il ristorante, con terrazza, è al primo piano. Appena arrivati ci hanno colto un po' di sorpresa, perché all'ingresso abbiamo trovato un tipino turco di fronte a un banco strapieno di pesce fresco, che ci ha chiesto al brucio di scegliere la nostra vittima (tranquilli, era già morta. E' un modo di dire!). Per fortuna l'ansia non ci ha giocato brutti scherzi, e abbiamo scelto benissimo: due gamberoni jumbo, uno a testa, di antipasto, e una specie di rombo con aculei (pare essere tipico del Mar di Marmara, ma noi l'abbiamo beccato per c@@@) che ci siamo fatti fare grigliato. Strabuonissimo!! Ma prima abbiamo scelto da un vassoio che ci hanno portato al tavolo un po' delle solite meze. Insomma, una romantica cena a due, in un posto davvero suggestivo, con pesce freschissimo ed ottimo, un vinello fresco, e un conto neanche troppo salato. E in ogni caso... ma checcefrega! Il quarto giorno, nonché ultimo ahinoi, abbiamo bighellonato per il quartiere alla ricerca delle ultime cosette da comprare e ci siamo concessi un ultimo frugale pasto turco al Doy Doy, altro posto che consiglio caldamente, in Sifa Hamami Sokak No. 13 a Sultanahmet . Molto rustico, molto fast, ma very good. Prima però abbiamo visitato la Moschea di Sokollu: piccola, graziosa e molto suggestiva. Da vedere!

venerdì 12 giugno 2009

Mozzarelle a Torino

Ieri sera siamo stati a cena da amici, e tra gli antipasti c'era una burrata buonissima! Così abbiamo iniziato a parlare di caseifici e mozzarelle a Torino e ho promesso una selezione dei miei posti preferiti dove comprare mozzarelle per l'appunto agli altri commensali. A Torino ovviamente. E così eccomi qua, a fare pubblicità totalmente gratuita ma super meritata a due posti a mio giudizio eccezionali: primo fra tutti il caseificio Rosario, in via Pietro Cossa. Il patron, già proprietario della rinomata pasticceria Rosario (via Sansovino 121/A) , ha deciso di produrre direttamente in Piemonte le sue adorate mozzarelle con latte proveniente da bufale allevate nel cuneese. Ha delle cose divine! Come le perline di bufala, la scamorza, la ricotta, ma niente batte il tradizionale mozzarellone. Provare per credere!! L'altro caseificio che io trovo eccezionale è Amodio, in via Pietro Egidi (vicino alle porte palatine e a porta palazzo). Purtroppo non c'è il sito, ma le mozzarelle sono divine! E a differenza di Rosario hanno sia bufala che mozzarelle vaccine. Buone buone buone! Aspetto i vostri giudizi.

lunedì 8 giugno 2009

24 ore a Oslo

Amici miei, non vi ho dimenticato. Forse solo trascurato un pochino... Ma sto preparando il resoconto del viaggio a Istanbul, così ho deciso di condividere con voi al volo un '24 ore a Oslo' che avevo trovato tempo fa su, credo, Vanity Fair. Innanzitutto si consigliano, per un week end really cheap, un volo Ryanair, il noleggio della bicicletta per girare e l'Oslo Pass per un libero accesso a musei, trasporti, piscine e sconti vari. In realtà costa sui 25-26 euro, quindi credo si debba valutare bene in base all esigenze di ognuno. Ma veniamo alle nostre 24 ore: risveglio al Cochspensjonat, amato dagli scrittori per l'atmosfera internazionale. Colazione a Hegdehaugsveien, cuore dello shopping griffato, con... aringa, cereali e formaggio di capra. Oddio.... a me piace provare le tipicità del luogo, quindi credo che un tentativo lo farò, ma dopo un buon caffé!! Finita la sostanziale colazione, museo da urlo: al Munch Museet c'è, per l'appunto, l'urlo di Munch, oltre ad altre duemila opere dell'artista. E dopo l'arte, pranzo sul fiume con prezzi easy e menù creativo al Sydost. Nel primo pomeriggio si consiglia una pedalata tra le duecento gigantesche statue in bronzo, granito e ferro battuto di Gustav Vigeland al Vigelant Park. Abbandonati i pedali, si può raggiungere la Grunerlokka Style, cuore multiculturale delle nuove tendenze, ideale per perdersi tra boutique vintage, design e performance artistiche. E per chiudere in bellezza la giornata, mini crociera nel fiordo di Oslo per poi godersi un tramonto eccezionale sul porto ad Aker Brygge. Nessun suggerimento per la cena, ma credo non sia difficile scovare qualche posticino tipico in cui godersi le ultime ore in città.

venerdì 29 maggio 2009

Lusso e genuinità

Bonjour! Ultimamente vi ho un po' trascurato, causa una valanga di impegni! E domani finalmente si parte per Istanbul... Quindi ho deciso di lasciarvi con una chicchetta goduriosa in Campania, o meglio a Sorrento. L'avventura di questo Grand Hotel in realtà inizia nel 1820 con 100 camere, ma oggi riapre più elegante che mai con 50 stanze che danno tutte sul mare (vista spettacolare, inutile dirlo...). Sto parlando del Bellevue Syrene, un meraviglioso connubbio di eleganza, tradizione (nelle stanze sono stati recuperati affreschi e pavimenti originali del Settecento), genuinità (frutta e verdura arrivano dagli orti dell'Isola dei Galli) e benessere (date un'occhiata alla Spa a base di agrumi, poi ne riparliamo...). I prezzi non sono proprio, come dire, abbordabilissimi, ma che so.. un viaggio di nozze, una fuga romantica, un anniversario... Secondo me l'occasione la si trova! E un consiglio spassionato: se vi capita di andare da quelle parti e avete un altro po' di euro in eccesso, non perdete l'occasione per una cena dal miticissimo Don Alfonso, tre stelle michelin super meritate! A mio parere, ovviamente.. Un ultimo suggerimento, un posto che ci era stato consigliato e noi abbiamo provato in viaggio di nozze, gli spaghetti alle zucchine di Maria Grazia a Nerano. Uno spettacolo! Vi dico solo: una palafitta sulla spiaggia, il mare, la brezza e gli spaghetti... grandioso!

mercoledì 20 maggio 2009

Un sogno per amanti del lusso ecologico

Sedici chilometri di fuoristrada al tramonto, il momento più suggestivo della giornata, per arrivare alla 'montagna bianca', l'Adrère Amellal, uno dei resort più snob del nord Africa. Non c'è luce, non c'è telefono, ma solo l'acqua corrente in bagno. Capanne di paglia e fango al posto delle camere, e che camere. Guardare le foto, per credere! La tavola, apparecchiata con ceramiche di Limoges e posate d'argento, ospita solo portate fatte con prodotti locali, la maggior parte dei quali sono biologici e coltivati direttamente nell'oasi. Siamo in pieno Sahara, niente aria condizionata, ma una temperatura deliziosa nelle camere. Un miraggio? Sembrerebbe, ma pare che il posto esista davvero! E quando cala il gelo della notte si chiudono le porte e le finestre, che hanno lastre di sale opache al posto dei vetri, e si accendono i bracieri. Altro vezzo del resort, la piscina. scavata nella rocia e alimentata da una sorgente naturale. Il posto è stato ideato da Mounir Neamatalla, ambientalista convinto e importante uomo d'affari egiziano, che ha fatto di questo luogo un modello di imprenditorialità verde all'avanguardia, impiegando metodi costruttivi antichi. E sostiene che questo sia un luogo mistico. Chiunque ci abbia dormito almeno una notte è pronto a convertirsi a qualsiasi religione. Pur di tornarci!

TROTA CON SALSA ALLA MENTA E PINOLI


INGREDIENTI

2 trote medie

1 mazzetto di prezzemolo

1 mazzetto di menta fresca

20gr. di pinoli

1 limone non trattato

Olio extra vergine di oliva


Accendere il forno a 180°. Lavare bene le trote, adagiarle su un foglio di carta di alluminio e condirle con qualche foglia di menta, sale e olio. Chiudere i cartocci e infornare per circa 20 minuti. Tritare il prezzemolo, la menta, i pinoli e la scorza grattugiata del limone, aggiungere succo di limone, olio e sale q.b. fino ad ottenere una salsina cremosa. Aprire i cartocci, togliere la pelle e la lisca e adagiare su ogni piatto due filetti di trota. Condire con la salsina e servire.



sabato 16 maggio 2009

Cena da Jim a costo zero

Siete a Parigi e avete voglia di passare una serata diversa dal solito, magari facendo quattro interessanti chiacchiere con persone provenienti da chissà quale angolo del pianeta? Semplicissimo! Basta collegarsi al sito di Jim Haynes e prenotarsi per la cena domenicale nella sua casa a due passi da Notre-Dame. Non costa nulla, e si conta che da quando Jim ha iniziato la sua avventura, ha già dato da mangiare a più di 120.000 persone. Chissà come cucina! Un'altra esperienza interessante credo sia la visita ad una delle librerie più famose al mondo, luogo d'incontro per scrittori e artisti ormai da qualche decennio. Si chiama Shakespeare & Co. e il suo proprietario, il mecenate George Whitman, ha preso una tazza di té con la maggior parte dei più celebri scrittori del '900. Qualcosa di interessante da raccontare ce l'avrà sicuramente! E se qualcuno di voi fosse un aspirante scrittore squattrinato, può dormire in uno dei letti nascosti tra gli scaffali della libreria in cambio di un paio d'ore d'aiuto allo staff. Chissà se io posso considerarmi aspirante scrittrice.... Mah... Squattrinata, sicuramente!

venerdì 15 maggio 2009

I 10 migliori hotel per due

Ecco a voi la classifica dei dieci migliori hotel di charme con il miglior rapporto qualità-prezzo (in Italia!) stilata dai turisti della community Tripadvisor e pubblicata da Travel di maggio '09
1. Hotel Al Ponte Mocenigo - Venezia
2. Residence Fattoria Villa Catignano - Pianella (SI)
3. La Canonica di Cortine - Barberino Val d'Elsa (FI)
4. Hotel Villa Steno - Monterosso al Mare (SP)
5. Cà Angeli - Venezia
6. Hotel Terme Villa Angela - Forio d'Ischia (NA)
7. Colle degli Ulivi - Zagarolo (Roma)
8. Casa Portagioia - Castiglion Fiorentino (FI)
9. Agriturismo Savernano - Reggello (FI)
10. Villa Gabrisa - Positano (SA)

Aspetto con ansia i vostri giudizi!

mercoledì 13 maggio 2009

Animali in libertà

Abbiamo sempre detto che ci sarebbe piaciuto andare in Sudafrica, e non vediamo l'ora di portare anche Chiara: secondo me si divertirà tantissimo a scorrazzare in jeep e a vedere gli animali, che lei adora. A maggior ragione, dopo che ho scovato questo posto: si chiama Sundown Ranch Lion Park, è a sole due ore d'auto da Johannesburg, ed è un posto dove si possono accarezzare o addirittura prendere in braccio cuccioli di leone. Pensate i bambini!! I leoncini trotterellano sulle loro gambine instabili, ma fanno già prove di ruggito e di morsichetti ancora per fortuna innocui. I leoni adulti si possono vedere in lontananza, mentre i piccolini giocano all'interno di un recinto a cui si accede in piccoli gruppi, guidati da un ranger. E quando ricapita di giocare con un leone??
E mentre gironzolate per il Sudafrica (ma solo tra luglio e dicembre!) non perdetevi lo spettcolo delle balene che cercano acque tranquille dove riprodursi prima di tornare in Antartide. Uno dei posti migliori per il whale watching sono le insenature presso Hermanus, a un paio d'ore d'auto da Citta del Capo, perchè le balene arrivano fino a poche decine di metri dalla riva. Quindi, niente barca, niente aereo, niente di niente. Basta stare lì tranquilli, godersi il panorama e... aspettare!

lunedì 11 maggio 2009

Shopping sul Bosforo

Scusate, scusate, scusate... un altro elenco di negozietti sfiziosi di Istanbul... ma sapete com'è: fra tre settimane partiamo, e io sono alla disperata ricerca di posticini particolari per non perdere l'occasione di spendere qualche soldo in shopping turkish style! Allora, prima di tutto assolutamente da non perdere questo negozio di t-shirt nato dalle geniali idee di un ex creativo pubblicitario. Si chiama Ottoman Empire, e sforna t-shirt in edizione limitata, di tutti i colori e con stampe assolutamente originali, che si rifanno alla ricchezza dei tradizionali motivi decorativi turchi. E così sistemo Marco (ma sì, va... anche a me un regalino...). Altro indirizzo che mi sono segnata (ma credo che mi guarderò bene intorno prima di comprare. Però sissammai...) è Sisko Osman al Gran Bazar per i tappeti kilim: pare che goda di buona reputazione e abbia tappeti per tutte le tasche! Ultimo della serie, per oggi, Artrium, una specie di mix tra un rigattiere e un antiquario. Antiche mappe e locandine di cinema, acquerelli e porta sigarette in argento, pugnali istoriati e vecchie insegne, raffinate ceramiche di Iznik e nuove riproduzioni dei ceramisti più famosi, pesanti anelli e sigilli d’argento: tutto accatastato in apparente disordine, tutto da scoprire. Vediamo cosa ne riuscirò a tirare fuori! Ovviamente al mio ritorno avrete un rosoconto dettagliato su tutti questi indirizzi, così saprete quali davvero valgono la pena e quali no.

venerdì 8 maggio 2009

Vinoterapia al Relais San Maurizio

Ieri mi ha chiamata un'amica per chiedermi un consiglio su un posto stile spa-chic-relax vicino a Torino dove mandare i suoi genitori a festeggiare gli ottant'anni del papà e mi è venuta l'illuminazione! Io e Marco, per festeggiare il nostro primo anniversario di fidanzamento, siamo andati al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo, un antico monastero del diciassettesimo secolo trasformato in un magnifico resort) ma per gli amanti... è uno dei templi sacri del tuberino puzzolente. Per l'aperitivo, potete accomodarvi all'Hemingway Wine and Cocktail Bar, così intitolato in onore del grande scrittore che fece tappa qui. Ma la cosa più bella, più rilassante, più meravigliosa, più tutto di questo posto è la spa! Piscina coperta in pietra e legno, separata da un'enorme vetrata dalla terrazza e dai suoi comodissimi lettini fronte colline; massaggi e trattamenti in stanze singole, stupende, sempre con vetrate enormi vista colline e vigneti; vinoterapia con i prodotti e l'esperienza di Caudalìe; insomma, un posto davvero unico, che vale la pena provare (anche in giornata, senza per forza dormire, dal momento che le stanze non sono proprio economiche). Trattamenti, aperitivo e cena secondo me sono un ottimo inizio per 'assaggiare' questo magnifico resort.

lunedì 4 maggio 2009

A Copenhagen, tra camere d'arte e cucina d'avanguardia

Oggi vi porto a Copenhagen, dal momento che il ponte del 2 giugno si sta avvicinando (quest'anno 4 giorni!!) e sarà la migliore occasione dell'anno per un lunghissimo week end d'evasione in Europa. Ma soprattutto perché avevo letto un articolo su questo Hotel Fox davvero... peculiare. Di quelli che piacciono a me, insomma. Sessantuno stanze, a scelta large, medium o small, create ad hoc da 21 artisti internazionali; il risultato sono 61 stanze particolarissime e originalissime, ma anche molto delicate. Per intenderci, sarebbero da evitare le performance da liceale in gita! Un suggerimento: l'hotel noleggia bici e i-pod. Secondo motivo per cui ho scelto la capitale danese... il ristorante Noma, uno dei più all'avanguardia nella ristorazione danese. Il menù è un misto di granchi e aragoste delle isole Faer Oer, merluzzo nordico, salmone selvaggio, bacche selvatiche e carni selezionatissime. Insomma, qui gli allevamenti sono baditi. In un servizio de La Stampa di qualche tempo fa ho letto di questo piatto: cetriolo, gelatina d'acqua d'ostriche, croccanti di frutta secca, insalata cappuccia, accompagnato da un bicchiere di acquavite iodata Havet Braedevin. Curioso e da provare!

giovedì 30 aprile 2009

Imperia, speciale 1° maggio!

Stasera partiamo! Andiamo finalmente al mare, sperando nel bel tempo. Dicono che sì, ci sarà il sole.. Speriamo. Ma tanto sono abituata ai cambiamenti repentini, quindi non voglio fare affidamento sulle previsioni, ma solo sul cielo che vedrò domani mattina spalancando la finestra. Intanto sfogliando Partiamo ho trovato un servizio sul ponte del primo maggio in riviera. Ci sarà Aromatica, la festa biennale del basilico e delle erbe del ponente ligure (voglio comprare un sacco di piantini di erbe profumatissime da portare a torino e mettere sul balcone!), il Bluewest Wale Watch, programma di escursioni per avvistare le balene (l'avreste mai detto che in Liguria ci sono le balene?!?!?) e la Festa di Primavera, con un sacco di appuntamenti e cose da fare. E poi, evento degli eventi, a Civezza ci sarà Circopaese! (foto) I bambini si divertiranno un mondo e i genitori ancora di più.
Bene, con queste info molto nostrane auguro a tutti un buon ponte, primo vero assaggio (speriamo!) dell'estate, e ci vediamo, anzi scriviamo, la prossima settimana. Baaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaci

martedì 28 aprile 2009

Cristalino Forest Reserve

Oggi sono in vena di sogni.... Viaggi da favola, luoghi misteriosi ed esotici, camere accoglienti e romantiche. Sarà la pioggia che non smette più di scendere o l'estate imminente, ma ho veramente voglia di evasione, con la E maiuscola! E così, sfogliando In Viaggio, mi sono imbattuta in questo eco-lodge nel cuore dell'Amazzonia che mi ha lasciato senza fiato. E pensare che quest'estate andiamo in Brasile... ma non credo proprio che riusciremo a fare una puntatina nel bel mezzo della foresta solo per godere di questo posto da favola. Praticamente da San Paolo bisogna prendere altri due voli interni, fare un'ora e più di sterrato in macchina e un'altra mezz'oretta di barca. Chiara è troooooooooooooooooooppo piccola! Mannaggia, bisognerà ritornare! Ma per i visitatori children-free è sicuramente una meta da non perdere! Il posto è noto come Cristalino Forest Reserve, ed è stato creato dalla signora Carvalho per dimostrare l'importanza dell'ecoturismo per salvaguardare l'ambiente. Sono più di 7000 ettari di terreno lungo il Rio Cristalino che ospitano anche questo magnifico, incredibile, grandioso eco-lodge: il Cristalino Jungle Lodge, con bungalow privati, camere o semplici dormitori. Che spettacolo! E durante il giorno si possono fare un sacco di escursioni una incredibile varietà di uccelli e farfalle che vivono qui. I percorsi a terra o tra gli alberi, su funi e torrette, coprono un'area di almeno 100 ettari. Una sola parola: GRANDIOSO!!

lunedì 27 aprile 2009

Grand Canyon Skywalk

Ho visto un servizio ieri su National Geographic e sono rimasta senza parole! Mi faceva gà impressione solo a guardare dalla tv, immaginatevi camminare su questa passerella trasparente sospesa a non so quante centinaia di metri sul Grand Canyon. E io non soffro neanche di vertigini... Si vedevano scene assurde di gente che aveva paura di passare da una parte all'altra e altri che facevano tutta la camminata aggrappati al corrimano. Quest'affare sembra però davvero unico al mondo! Si chiama Grand Canyon Skywalk ed è una sorta di passerella ad anello, sospesa a 4000 metri sul Colorado River, nata per permettere ai visitatori di entrare davvero in contatto con una meraviglia unica al mondo; per ripercorrere un po' il cammino delle aquile. Stavo anche cercando qualche hotel carino e divertente da suggerire a fondo pagina, ma in realtà non ho trovato niente di stravolgente! Adesso cerco, poi torno da voi!!

mercoledì 22 aprile 2009

Sei ingredienti per sei ristoranti

Bellissimo questo servizio dedicato a sei ristoranti di Parigi, ognuno specializzato in un ingrediente! E poi sapete quanto io adori girare e assaggiare, quindi sembra fatto apposta per me. Il giro inizia dal quartiere South of Montmartre, riscoperto di recente da autoctoni e non, e un tempo frequentato dall'élite intellettuale del movimento romantico parigino. Qui si trova Le petit canard, 19 Rue Henri Monnier, solo 34 posti di puro amore per l'anatra. Arredamento alternativo, atmosfera calda e familiare, prodotti di altissima qualità. Nel quartiere Palais Royal, nuova meta di boutique dei grandi nomi della moda e dimora del Louvre, Gerard Depardieu ha aperto L'Ecaille de la Fontaine, piccola depandance stile bar à huitres del suo più rinomato La Fontaine de Gaillon. Atmosfera intima con ampia scelta di ostriche e crostacei. In Rue Montorgueil si mangiano invece le lumache, specialmente le grandi di Bourgogne. Al L'Escargot, infatti, appassionati fedeli vengono da tutto il mondo per assaporarle, e amano soprattutto le colimaçon aux trois saveurs, una spirale di 36 lumache in tre versioni. Ci sono però anche piatti di alta cucina per chi non le ama. Gli ultimi tre ristoranti sono nel quartiere Madeleine, tempio delle più raffinate golosità. Il primo della lista è Le Soufflé, dedicato esclusivamente a questa delizia e che vanta un'esperienza di più di 50 anni. Nel menù una ventina di soufflé appunto, tra dolci e salati. Da provare l'Henry IV, fromaggio, pollame e champignon. Altro indirizzo interessante è il ristorante Pomze, dove l'amore per la mela non conosce confini! Il patron Daniel Dayan ha infatti imparato ad amarla, insieme a tutti gli altri frutti, in Giappone, tappa importante della sua crescita professionale. Il ristorante vanta la più bella carta di calvados di Francia. Ultimo indirizzo, il Café Prunier, raffinata vetrina dell'omonimo caviale, il solo ad essere prodotto in Francia. Qui si può sostare alla caviateca del pianterreno, l'unica al mondo, che serve anche da sala di degustazione, oppure accomodarsi al primo piano e scegliere tra caviale, crostacei o salmone balik.

lunedì 20 aprile 2009

Hostel Boat

Adoro Berlino! Ci sono stata solo una volta, ahimé, ma è una di quelle città che hanno sicuramente sempre qualcosa di nuovo da offrire. Mi da proprio l'idea della città giovane, artistica, culturale, frizzante, e ogni volta che leggo un articolo su Berlino mi viene voglia di tornare! Proprio come il servizio di Barbara Roveda "Berlino città d'acqua". Solo a un berlinese doc poteva venire in mente di trasformare una vecchia chiatta in un bed & breakfast galleggiante. E così Edgar, attuale capitano dell'Eastern Comfort, ha creato questo gioiellino fatto da 25 cabine distribuite su tre ponti, alcune con bagno, doccia e finestre, altre un po' più modeste. Per tutte le tasche, insomma! E poi, come su ogni barca che si rispetti, ci sono le zone comuni per chiacchierare con gli altri ospiti prendendo un caffé o semplicemente farsi cullare dalle onde. E già che stiamo parlando di onde e relax,vi segnalo altri due interessanti indirizzi cittadini. O meglio, spiagge urbane. La prima è Capital Beach Strandbar, in Ludwig-Erhard-Ufer, proprio di fronte alla stazione centrale. LA seconda segnalazione riguarda due locali (ma forse ce ne sono anche altri...) a Berlino Est: il Freischwimmer e il Club Der Visionaere, ricavati da pontili che una volta fungevano da noleggio e riparazione barche.

mercoledì 15 aprile 2009

Mangiar tipico e casereccio in Liguria

Mio marito ed io abbiamo sfidato (come molti altri..) le pessime previsioni meteo e siamo andati a Costarainera, paesino arroccato sulla collina di San Lorenzo/Santo Stefano, per il week-end di Pasqua. Se ci fosse stata pioggia battente non avremmo messo il naso fuori casa, ma visto che il sole a sprazzi ha deciso di farsi vedere, domenica siamo andati a Bussana Vecchia. Devo dire che vale sempre la pena girare per i vicoli di questo paesino di artisti e fricchettoni, e se non ci siete mai stati organizzate una gita! Prima della passeggiata ci siamo fermati a mangiare alla Casaccia, che dà sempre una grande soddisfazione: bruschetta pomodoro e pesto, rostelle abbrustolite sulla griglia all'aperto e tiramisù spettacolare. Il tutto annaffiato da un'ottima birra ghiacciata. Insomma rustico, ruspante e molto friendly.
E già che stiamo parlando di Liguria, anche se non è proprio dietro l'angolo per noi, mi sono segnata l'indirizzo di un agriturismo segnalato da In Viaggio di questo mese a Verezzi. Il posto si chiama agriturismo Ca' du Gregorio ed ha una spettacolare terrazza vista mare. E' un po' nell'entroterra, quindi bisogna andare in macchina, ma dalle foto sembra davvero di essere immersi in un mondo antico. Tutti i prodotti sono "di casa" e la specialità (anche se non a tutti piacciono credo...) sono le lumache alla verezzina, in umido e insaporite da tantissimi ingredienti genuini, come i capperi locali, i pinoli, le erbe aromatiche e le acciughe. E poi tagliatelle alle verdure, l'immancabile coniglio, la frutta appena raccolta e le frittelline di borragine. Dopo pranzo... scampagnata, pennica sui prati o giro in paese. A voi la scelta!

giovedì 9 aprile 2009

Attraversare l'Australia in treno

Un modo diverso, alternativo o avventuroso per attraversare l'Australia? In treno! Si può andare da Adelaide a Darwin con il Ghan, lungo una ferrovia di tremila chilometri, salendo e scendendo a piacere con un biglietto che dura 60 giorni. Una specie di Interrail, insomma. In realtà si può attraversare il Red Heart, cuore rosso dell'australia famoso per i suoi canyon e deserti infiniti, in sole 48 ore. Ma secondo me vale la pena spendere qualche giorno in più e fare tappa a Coober Pedy, Manguri, Alice Springs (dove c'è il monolito di Uluru!) e le gole di Katherine. Si può scegliere tra due classi, la Gold e la Red Kangaroo, e devo dire che il prezzo non è neanche così esagerato: da €.400 a €.1.050 pasti compresi a seconda della classe scelta. E con questo vi lascio fino alla prossima settimana e auguro Buona Pasqua a tutti!

martedì 7 aprile 2009

Hotel sull'albero

Fantastico! Aprirà solo alla fine dell'anno, ma l'idea dell'hotel sull'albero è geniale! E ancora più geniale l'idea di mimetizzarlo tra gli alberi: l'hotel infatti è costituito da cubi di alluminio leggerissimo di sedici metri per quattro interamente ricoperti da vetrate riflettenti. Mimetismo perfetto, dunque, per le stanze abbarbicate sugli alberi secolari della foresta lappone. L'idea è di una coppia svedese, Britta e Kent Lindvall, che voleva portare gli ospiti a diretto contatto con la natura, per una vacanza decisamente fuori dal mondo. Per raggiungere le stanze bisogna arrampicarsi su una scala di corda non proprio agevole, ma una volta arrivati ci si trova in un mini monollocale con letto matrimoniale, cucinotta, bagno, salotto e terrazzino sul tetto. Giusto un paio di notti... ma interessante, no??

giovedì 26 marzo 2009

3 indirizzi a Istanbul

Ragazzi, mio marito ed io andiamo a Istanbul! Al ponte del 2 giugno. Quindi arriverà presto il primo resoconto fotografico di viaggio con tantissimi suggerimenti e indirizzi da non perdere, testati di persona! Nel frattempo ho trovato i consigli di Gianni Di Iorio, giornalista di moda del sito Elle.it, grande appassionato di questa città. Immancabile secondo lui, e credo secondo tutti, il Gran Bazar; e in particolare Abdulla (Halicilar Cad. 53) per saponi all'olio d'oliva, creme e bagni doccia fatti con prodotti naturali. I gioielli più belli, sempre secondo il giornalista, si trovano da Turkem (Terlikciler Sk 61), mentre la sosta imperdibile per i golosi come me è Ali Muhidin Haci Bekir, pasticceria che dal 1777 sforna dolci me-ra-vi-glio-si!! Purtroppo i miei appunti sulla città finiscono qui, ma andrò sicuramente alla ricerca di qualcosa di particolare prima della partenza e non mancherò di segnalarvela.

mercoledì 25 marzo 2009

A Gallipoli come ai Caraibi

Amici, oggi vi porto in Puglia, e più precisamente a Gallipoli. Sarà la primavera, saranno i primi caldi raggi di sole, ma mi è venuta una voglia incontenibile di mare e di pesce, e l'occhio mi è caduto proprio su questo splendore tutto italiano. Su 'Grazia' di qualche tempo fa avevo trovato questa pagina con due o tre dritte niente male: innanzitutto fondamentale la spiaggia. Pare che il Lido di Punta Suina (asteniamoci dai commenti sul nome...) sia il più bello sulla litoranea verso Santa Maria di Leuca: acque cristalline e sabbia finissima. Lo stabilimento si affaccia su due insenature della Baia di Gallipoli e ha lettini acquatici con i quali si possono andare a visitare le calette irraggiungibili a piedi. Per quanto riguarda gli hotel, si suggerisce semplicemente di prendere un quattro stelle (forse ci sono anche i tre...) sul Lungomare Galileo Galilei, oppure di optare, se si è moooooooooooooooooooolto romantici, per un casale da affittare, immerso in un grande giardino di ulivi secolari e alberi da frutto. Per due c'è una gigantesca camera da letto con angolo cottura per cenette a lume di candela. Se invece non si ha nessuna voglia di cucinare (perché diciamocelo: una volta va bene, due anche, ma poi.. a stendere pentole e piatti da lavare!!) bisogna assolutamente andare al ristorante Bastione: qui niente menù, e già la cosa mi intriga, ma si assaggia di tutto un po' o al limite ci si fa consigliare dai camerieri. Ci sono le cozze pelose , gli involtini di spada, i ravioli di pesce in salsa di gamberi, e via così. Da non perdere assolutamente le tipiche 'pittule' leccesi (??? tutte da scoprire!).
Va beh, va, per i cuochi più curiosi mettto il link a una ricetta. Buon appetito!


lunedì 23 marzo 2009

24 ore a Frisco

Mi è venuta una voglia bestiale di tornare a San Francisco, da quando il figlio di mio cugino ha ventilato l'ipotesi di andare là a studiare. Così ho tirato fuori i miei ritaglietti e sognato un po'... Intanto ho subito individuato uno dei miei amatissimi hotel di design: si chiama Hotel Des Arts, che ha tutta una serie di camere dipinte da artisti emergenti (sul sito potete vederle tutte, alcune sono splendide!). I prezzi sono anche abbordabili, perché partono da $90 per la doppia con colazione. Stabilito l'albergo, passiamo al divertimento. Nell'articolo che ho conservato '24 ore a San Francisco, città golosa' di Silvia Nucini, si parte ovviamente dalla colazione, consigliata da Dottie's (522 Jones St.) dove sembra che servano i pancakes migliori della storia. Per i più magri o i più coraggiosi c'è un menù che si chiama 'open road' che serve un mix supercalorico del meglio dell'american breakfast! Per i techno-religiosi, nella mattinata di domenica la Glide Church di Ellis St. si trasforma in una discoteca delle anime, con tanto di coro, orchestra, ballerini e dj. A pranzo, gli amanti delle ostriche (e qui io e mio marito siamo un po' tagliati fuori, ma non si sa mai...) possono goderne a prezzi ridicoli al Swan Oyster Depot (1517 Polk St.) ambiente super spartano, ma ostriche spettacolari! Magari darò una sbircia, ma forse mi recherò altrove... Per il giro pomeridiano di shopping, mi sono appuntata qualche curioso indirizzo: 826 Valencia negozio dello scrittore Dave Eggers di articoli per pirati (mappe, bende, bussole, ..). Spero proprio di incontrare qualche pirata che si sta provando una benda!! Piedmont, vero store anni '80. Future Primitive Sound, per vinili da collezione e altri cimeli musicali. Il suggerimento per la cena è un ristorante vegetariano di altissimo livello, il Millennium (580 Geary St.), che pare faccia tra l'altro ottimi dolci. E per concludere degnamente la serata, usciti dal ristorante basta attraversare la strada per entrare da Swing, molto buio ma cocktail da grido!

mercoledì 18 marzo 2009

Mar Rosso - Eilat

Ho visto questa pubblicità fantastica di un ristorante in fondo al mare: si sta comodamente seduti a guardare pesci e frutti di mare nel loro ambiente naturale, prima che vengano serviti al tavolo. Ok, forse detto così è un po' macabro, ma davvero suggestivo! Al Red Sea Star di Eliat, sul versante israeliano del Mar Rosso. Sembra una pagoda galleggiante, ma ha una parte sommersa a cinque metri di profondità e la sensazione è quella di trovarsi in un acquario! Magari anche solo per un drink... però secondo me è da provare.

lunedì 16 marzo 2009

Berlino retrò-avveniristica

Qualche indirizzo al volo trovato su qualche giornale che non mi sono segnata e sinceramente proprio non ricordo, per vivere la città in maniera un po' diversa. Per un pub in perfetto stile berlinese alternativo fate un salto allo Studio 54, nel cuore del Mitte, tra graffiti e atelier di giovanissimi stilisti. Se preferite invece uno stile più intellettuale, dovete andare al KW Institute for contemporary art dove si può bere qualcosa in un piccolo giardino tra intellettuali, artisti e installazioni d'avanguardia. Molto bohemien invece il Ballhaus Mitte, balera vintage per eccentrici berlinesi amanti del ballo. Si consigliano le merende estive nel giardino. Per cena, un punto di ritrovo dei berlinesi è il ristorante Monsieur Vuong, famoso per la cucina vietnamita e per il frullato mela, menta e ginger. Infine per gli amanti del vintage, una mecca dell'usato d'annata è il Colours Kleidermarkt, al primo piano di Bergmannstrasse 102, enorme loft dove gli abiti si pagano a peso.

mercoledì 11 marzo 2009

JumbOstello!

Oggi un suggerimento al volissimo: il Jumbo Hostel di Stoccolma! Un vero e proprio jumbo 747-200 che ha volato nel 2002 per l'ultima volta ed è ora un affascinante ostello all'ingresso dell'aeroporto Arlanda di Stoccolma. 25 camere da 6mq ciascuna: c'è la cockpit suite, con panorama, tv, wi-fi e bagno privato, camere da 1 a 4 letti o piccole camerate che possono ospitare allegre brigate!! Si può anche fare un tour guidato dell'aereo aperto anche agli esterni, e prendere un aperitivo o un caffé. La camera doppia con colazione costa circa €120,00 (non proprio uno scherzo per 6mq!), ma credo possa essere un'esperienza curiosa.

martedì 10 marzo 2009

A passeggio tra Ventimiglia e Imperia

Oggi non andiamo troppo lontano: ci fermiamo in Liguria. Anche perché viviamo nel Paese più bello del mondo, e di cose da scoprire qui da noi ce ne sono veramente tante! Su InViaggio ho trovato questi giretti nella verdissima Riviera dei Fiori che io e Marco possiamo tranquillamente fare con Chiara, e ho pensato fosse opportuno ricordarsi non solo i percorsi consigliati, ma anche i suggerimenti enogastronomici, che tra un passo e l'altro aiutano il giusto! Dunque dunque, il primo giro inizia dalla parte alta e più antica di Ventimiglia, dedalo di vicoletti e case in pietra, fino ad arrivare al promontorio della Mortola, nei Giardini botanici Hanbury. Qui si trovano tre-quattromila piante di ogni genere attorniate da fontane, viali, pergolati. E al termine della visita, che secondo me può durare una buona mezza giornata, ristoro gastronomico all'Enoteca Consani (Via Cavour Camillo Benso,29/B - 0184351443). Da lì direi che una puntatina in spiaggia non sarebbe male!
Il secondo giro è a Bordighera, carinissima cittadina verdeggiante, famosa per i suoi carruggi e le sue piazzette. Imperdibili qui la Villa Garnier, 'reggia delle palme' menzionata anche da Edmondo De Amicis, e il Giardino esotico Pallanca, dislocato su un ripido pendio roccioso a terrazze che ospita uno dei più vecchi cactus del mondo, la copiapoa cilena che ha più di tre secoli. Pare valga la pena anche Villa Nobel, villa di fine Ottocento circondata da un parco con piante secolari e un giardino di bambù. Venendo al palato, suggeriscono il Creuza de Ma (via Vittorio Emanuele II 33) dove bisogna assolutamente assaggiare lo stoccafisso mantecato con patate (anche se mi fa un po' Norvegia...), e il Magiargè, ottimo per i risotti.
Ultimo e rapidissimo suggerimento, dopo una visita di Imperia (per esperienza vi dico che vale la pena) tappa a Villa Grock, casa di un clown svizzero famosa per il bellissimo giardino e le architetture dal gusto decisamente circense. E ui frittura di calamari con cipolle all'Osteria dell'Olio Grosso (Piazza Parrasio 36 Porto Maurizio - 018360815).

giovedì 5 marzo 2009

Sudafrica colonial-chic

Questa volta Elle docet! Si parla del Sudafrica e di una meta già da considerarsi esclusiva oltre un secolo fa, quando i più raffinati cacciatori bianchi venivano qui per soddisfare la loro bramosia di grande caccia a grandi belve. Sto parlando della riserva di Sabi Sabi, integrata nel più conosciuto Kruger National Park, e dei suoi quattro lodge a cinque stelle. L'Earth Lodge, ispirato alla natura e quasi invisibile nel paesaggio, il Selati Camp, fascino del 19° secolo e realizzato come fosse una vera casa nel bush, il Bush Lodge, con il suo stagno dove al tramonto si possono osservare gli animali abbeverarsi e il Little Bush Camp, in stile africano contemporaneo e terrazze vista fiume. L'unica nota dolente sono i prezzi, a partire da circa 400 euro. Ma credo che l'esperienza valga davvero il prezzo!

martedì 3 marzo 2009

Londra chic

Va beh che adesso, con la sterlina così bassa, a Londra si possono fare affari d'oro, ma bisogna pur sempre tenere il grano! E per chi lo tiene (beato lui!), un paio di suggerimenti very romantic-chic: se vi collegate al sito del Bulldog Club avrete la possibilità di scegliere una camera in uno dei bed and breakfast che si trovano in case d'epoca selezionate nelle zone più belle della città. Della serie, viviamo la città da veri londinesi!! Una volta sistemati in camera, è d'obbligo una visita ai famosi mercatini, ma lasciate perdere Portobello, perchè il meglio adesso è Petticoat Lane, il mercato più antico di Londra che cambia location durante il week end. E quindi... caccia al tesoro! Soddisfatta la bramosia dell'acquisto, prendete una macchina (credo ne valga davvero la pena!) e andate a Bray al Fat Duck per una 'performance di gastronomia polisensoriale' con Il suono del Mare, ricetta dello chef-simbolo della nuova cucina inglese (preso paro paro da un servizio su La Stampa). Nel piatto sabbia commestibile, alghe e onda di spuma, con accanto un lettore Mp3 per ascoltare onde e gabbiani. Un genio!!

lunedì 2 marzo 2009

Letto volante a Berlino

Se vi capita di dover organizzare un soggiorno a Berlino, date un'occhiata a questo hotel, che credo sia davvero divertente! Si chiama Propeller Island (da un racconto di Jules Verne) ed è un city lodge curato in ogni dettaglio dal suo creatore, l'artista e musicista Lars Stroschen, che è riuscito a creare una vera e propria opera d'arte abitabile. Ogni camera è diversa dall'altra, e varrebbe la pena cambiare ogni sera! La 11 ad es. ha il lettone volante, la 30 ha il bagno nel guardaroba, la 22 ha un letto circolare rialzato; ma anche tutte le altre sono stravaganti e particolari: letti sospesi, gabbie, specchi, bagni trasparenti, bare, e via così (comunque sul sito ci sono tutte!). E questo signore ha anche lanciato l'idea di prezzi più bassi per toilette in comune, quindi se si vuole una camera con bagno bisogna chiederla, perché non tutte ce l'hanno!

venerdì 27 febbraio 2009

Bangkok, la NY dell'Asia

Spero davvero di riuscire a tornare presto a Bangkok, anche se con Chiara credo che dovremo aspettare ancora qualche mesetto almeno! Nel frattempo mi godo mentalmente i 12 suggerimenti di Vanity Fair (avrete ormai capito che quel giornale è la mia bibbia!) e li illustro anche a voi:
1. Cenare in punta alla State Tower, scegliendo uno dei due ristoranti cult dell'high society: il Breeze, gioiello tecno-architettonico, o il Sirocco, il ristorante open air più alto del mondo.
2. Visitare Gaysorn, lo shopping centre più in, soprattutto la sezione dedicata ai fashion designer emergenti (segnalato sretsis).
3.
Fare una tappa al Greyhound Café, marchio (Greyhound) che riunisce giovani e brillanti stilisti thai, al secondo piano dell'Emporium Dept. Store (622 Sukhumvit Soi 24), frequentato da attori, modelle e giornalisti, che si trovano qui per un thai curry o un piatto di spaghetti.
4. Assaggiare le prelibatezze dello Tsunami. Una scultura in legno della grande onda divide in due il miglior ristorante giapponese della città: Tsu, che propone cucina jap classica, e Nami, steak house teppaniaki. 4 Sukhumvit Soi 2.
5. Girovagare nello spazio fashion It's happened to be a closet in una delle piazze più interessanti per lo shopping, Siam Square. Interni in legno, aria vintage, angolo drink and sushi e stanzetta per uno shampoo veloce.
6. Rilassarsi alla lussuosa spa Devarana, che offre cure personalizzate in un ambiente in perfetto stile architettonico thai antico.
7. Perdersi tra i 5000 libri del Create 8, concept store dedicato ad arte, moda e viaggi.
8. Girare tra le bancarelle del Suan Lum, in Lumpini Park (1875 Rama IV road), per scoprire gli abiti di stilisti promettenti che devono ancora conquistare le passerelle.
9. Dedicarsi allo shopping da Zen, megastore al Central World Plaza, che offre anche un intenso programma di eventi e mostre, oltre ad un'eccellente cucina fusion al FoodLoft.
10. Curiosare tra gli scaffali di Tcdc, la libreria di design e moda più grande dell'Asia, con una ricca sezione di stoffe e materiali antichi, nuovi e 'futuribili'.
11. Aggirarsi tra le pareti in teak della Jim Thompson House (6 Soi Kasemsan 3), appartenuta all'omonimo avventuriero americano arrivato alla fine della seconda guerra mondiale tra le fila dell'Oss (predecessore della Cia).
12. Farsi massaggiare dai monaci della scuola di massaggio thai al Wat Pho, uno dei più importanti templi della Thailandia.
Buona visita!!

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