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mercoledì 17 febbraio 2016

Mangiare a Madrid con Penelope Cruz

Mettendo a posto il tavolino del salone ho trovato, sotto pile di giornali, libri e album, Glamour di dicembre/gennaio ancora sigillato. Ho iniziato a sfogliarlo e la mia attenzione è caduta su un articolo di Chiara Ottolini che ha seguito l'attrice premio Oscar Penelope Cruz nei suoi luoghi di culto. Da quelli più glamour e alla moda a quelli più segreti e nascosti dagli occhi del mondo. Ovviamente io che adoro la cucina e i ristoranti ho annotato subito i due ristoranti scelti dall'attrice tra i mille della sua Madrid. Chi più esperta di lei? Vediamo cosa suggerisce!
Il primo è Botìn, vicino a Plaza Major, che vanta il primato di ristorante più vecchio del mondo (fondato nel 1725 è stato anche nominato un paio di volte nei romanzi di Hemingway).




Must di questo posto, come potete vedere anche dalle foto, è il cochinillo asado, maialino da latte cotto in un forno divenuto ormai leggendario. E anche l'agnello, sempre cotto allo stesso modo, sembra essere davvero unico! Ma il menù non si esaurisce qui: ci sono pesci e frutti di mare, prosciutti spagnoli tagliati al coltello, crocchette, zuppe e insalate per ogni gusto e palato. Insomma, direi da provare!
Il secondo suggerimento di Penelope è il ristorante Casa Lucio, diventato ormai un'icona della tradizione gastronomica castigliana. Aprendo il sito vedrete subito il viso attempato e sorridente di Lucio, che iniziò a lavorare in questo luogo (che fino al 1974 si chiamava ancora Mèson el Segoviano) a soli 12 anni, trasformandolo poi nel suo ristorante.




Famoso per le  uova strapazzate (huevos rotos), con patate fritte very doc (di quelle selezionate, sbucciate e tagliate a mano e fritte in olio degno di essere chiamato così!), serve anche ottime crocchette (soprattutto di baccalà) e costolette d'agnello. Ma la carta offre prosciutti e formaggi spagnoli, freschissimo pesce, ottima carne e dolci tradizionali. Credo che farò un salto la prossima volta che mi troverò a Madrid. Grazie Penelope!




giovedì 4 febbraio 2016

Gnocchi di patate al funghetto - dal blog di Chiara Maci



Grazie mille Chiara Maci, questa ricetta 'dei ricordi' mi piace proprio tanto e quindi te la rubo. E appena avrò amici a cena e la sperimenterò farò subito una foto da mettere vicino alla tua! ;-) Magari sperimenterò anche nuovi sughi per condire gli gnocchi e chissà... magari domani sarai tu a rubacchiare la mia!

GNOCCHI DI PATATE

Ingredienti:
300gr di farina
1 Kg di patate a pasta gialla
1 uovo
1 pizzico di sale

Lessate le patate, sbucciatele, fatele raffreddare e passatele nello schiacciapatate
Formate una fontana con la farina, mettete al centro le patate schiacciate e unite un uovo. A questo punto non resta che impastare con le mani! Formate poi dei serpentelli e tagliate gli gnocchi della grandezza desiderata, infarinateli e adagiateli su un piatto.
Portate a ebollizione l'acqua, salate e fate cuocere gli gnocchi: saranno pronti appena emergeranno in superficie!

MELANZANE AL FUNGHETTO

Ingredienti:
2 melanzane
20 pomodorini datterini
1 spicchio d'aglio
1 pizzico di sale
pepe
qualche foglia di basilico
olio evo
olio per friggere

Lavate le melanzane e tagliatele con la buccia a dadini lunghi. Fate scaldare l'olio in una padella e friggete le melanzane. Nel frattempo in un'altra padella fate soffriggere uno spicchio d'aglio con un po' d'olio, aggiungete i datterini tagliati in quattro, salate e lasciate cuocere qualche minuto.
Quando le melanzane avranno assunto un colore biscottai scolatele e adagiatele su carta assorbente, unitele al sughero di datterini, aggiungete qualche foglia di basilico e fate saltare gli gnocchi.

A questo punto non vi resta che impiattare e... mangiare!!

mercoledì 3 febbraio 2016

A cena sull'albero

Pazzesco! Gironzolando sul web mi sono imbattuta in un articolo che passava in rassegna alcuni tra i ristoranti con la vista più suggestiva al mondo e tra questi uno su un albero. Incuriosita ho cercato altri posti simili e me ne sono venuti fuori una scarambolata! Oddio, forse una scarambolata può sembrare un pelo esagerato, ma davvero mai mi sarei aspettata questa nuova moda eco-chic di case hotel bar ristoranti abbarbicati sulle fronde; addirittura un tizio ha messo in affitto la sua casetta sull'albero su airbnb! Cercando quindi qua e là ho raccolto i posti che a mio giudizio meritano una menzione, perché dovessi trovarmi in loco potrebbe essere carino farci un salto . Intanto il primo me lo sono già perso (o almeno ho perso la prima occasione!), perché si trova in Thailandia, dove abbiamo trascorso le vacanze due anni fa e chissà quando e se ci ritorneremo! Però per chi volesse provare credo sia davvero suggestivo. Il ristorante fa parte del Soneva Kiri Resort e si chiama Treepod dining


I tavoli, a 5 metri d'altezza, permettono di godere di una vista unica su foresta, spiagge e mare. E mentre tu stai lì a goderti romanticamente il paradiso o semplicemente un lungo e rilassato break con gli amici, i camerieri volanti servono il pranzo servendosi di sicure e veloci zip lines. Partono con i loro vassoi stracolmi e atterrano sulle piattaforme vicino al vostro tavolo; servono discretamente piatti e bevande e altrettanto discretamente scivolano via. Il posto si trova nella suggestiva isola di Kood, ma bisogna informarsi per capire se hanno accesso solo gli ospiti o anche gli esterni.
Il secondo posto che ha attirato la mia attenzione si trova in Nuova Zelanda (altro posticino comodino comodino :-) e si chiama The Redwoods Treehouse: si trova vicino a Warkworth, a nord di Auckland, immerso in una foresta di sequoie ed ha una struttura molto particolare, sembra un alveare fatto da lunghe listarelle di legno.


Sfortuna vuole che il ristorante non sia prenotabile per cene private, ma solo per eventi aziendali, matrimoni o altre celebrazioni, quindi l'unico modo per provare l'ebbrezza di una cena a tre metri d'altezza su una sequoia pare sia.... farsi invitare!! 
Dunque dunque... sto scorrendo i miei appunti... Ah ecco qui! Questo è un altro posto interessante! Il Baobab Tree Bar di Modjadjiskloof (boh... manco ci provo a pronunciarlo... comunque è a Limpopo in Sudafrica!), interamente ospitato all'interno del baobab più grande del mondo, che ha un diametro di ben 47 metri e può ospitare contemporaneamente circa 15 persone.


L'interno ha soffitti alti più di 4 metri ed è arredato con panche scaffali e bancone in legno; e se lo spazio all'interno non fosse sufficiente o fuori ci fosse un bel teporino... ci si può sempre accomodare  ai tavoli sotto le fresche frasche. Inoltre da qualche tempo i proprietari hanno costruito intorno al baobab 5 chalet dove i turisti possono trascorrere la notte. Peccato non poterlo fare sull'albero, ma dev'essere comunque bellissimo...  E sempre in Sudafrica si trova il meraviglioso the Chalkley Treehouse


In realtà questo non è un vero e proprio ristorante, ma una camera a cielo aperto. Da qui si possono guardare i grandi predatori al tramonto e le stelle durante la notte. E mentre si fa tutto questo si può sorseggiare una birretta o un vinello e godersi un'ottima cena nella pace più totale.
E così finisce la mia carrellata personale, ma se cercate sul web troverete ancora tantissimi luoghi simili, emozionanti e suggestivi. Buona ricerca! E buon soggiorno!