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giovedì 30 settembre 2010

Mercatini di Natale e non....

Altro mercato che con il Natale non ha niente a che fare ma che mi prende per la gola e mi affascina da morire è il mercato di Ostermalms Saluhall, dove gli svedesi vanno a fare la spesa, ma anche a mangiare: sushi, salmone, piatti tradizionali svedei, pane appena sfornato, té e tisane con deliziosi dolcetti. Forse mi chiudo lì e non esco più! Partiamo dai tradizionalissimi mercatini di Natale, nonché meta principale di questo nostro viaggio a Stoccolma. Dal 1915 nella Gamla Stan, la città vecchia di Stoccolma, si trova il mercatino più bello e old fashion della città. Le bancarelle sparse per la storica Stortorget, una piazza in ciottolato circondata da palazzi settecenteschi tutti colorati, offrono ceramiche, pelletteria, artigianato lappone, maglieria, spazzole, candele e ferri battuti. Da assaggiare le speciali salsicce affumicate, le mandorle arrostite, il pepparkakor (panpepato) e le lussebullar (paste allo zafferano con uva sultanina). Inoltre ci sono caramelle tipiche, marzapane e glogg (vino speziato caldo più forte del vin brulè). Per preparare lo Julbord, il buffet di Natale alla svedese, è possibile comprare Rokt Renstek (arrosto di renna affumicato), prosciutto speziato al forno, farfiol (coscia di agnello), lax, salmone affumicato, al (anguilla), spezie, senape e marmellata di more selvatiche e miele.
Nel parco di Skansen, dal 1903, è allestito il più grande mercato natalizio della Svezia. Nelle 150 casette si possono acquistare decorazioni natalizie, ricami, oggetti di pelletteria, spezie ed essenzie, prodotti di artigianato leppone, vetri soffiati, giocattoli fatti a mano. L'offerta gastronomica è ricca e varia: marmellate e gelatine, tacchino affumicato, senape fatta in casa, marzapane, fette biscottate, cioccolato finissimo e pane croccante appena sfornato.Nel parco più centrale di Stoccolma, il Kungstradgarden (il giardino dei re), si trova il mercatino punto d'incontro dei cittadini svedesi. Candele, decorazioni natalizie, dolciumi, muffin, carne di renna e articoli d'artigianato sono i prodotti offerti. Nei giardini reali di Rosendal, sull'isola di Djurgarden, c'è un mercatino molto esclusivo, dove si possono trovare oggetti d'artigianato d'alta qualità, pane appena sfornato e prodotti biologici.
Altro mercato che con il Natale non ha niente a che fare ma che mi prende per la gola e mi affascina da morire è il mercato di Ostermalms Saluhall, dove gli svedesi vanno a fare la spesa, ma anche a mangiare: sushi, salmone, piatti tradizionali svedei, pane appena sfornato, té e tisane con deliziosi dolcetti. Forse mi chiudo lì e non esco più!

lunedì 27 settembre 2010

Stoccolma night & day

Si parte!! Easyjet andata e ritorno da Malpensa per soli 85,00 euro: irrinunciabile! E così finalmente visiterò la capitale svedese in un momento magico, quello prima del Natale, quando la città si riempie di bancarelle con addobbi e 'ciapapuer' , come li chiama Marco, che io adoro! Comprerò di tutto: palline, ghirlande, candele, regalini, biglietti d'auguri e tantissimo altro. Ma ovviamente gireremo anche la città come matti, così ho recuperato due vecchi Traveller con indirizzi da appuntare. Andiamo con ordine... e partiamo dai ristoranti, più o meno swedihs, più o meno raffinati, più o meno stellati. Uno dei più svedesi possibile, che alterna bombe di colesterolo stile aringa, burro e formaggio a menù bio, è il Pelikan a Sodermalm. Gondolen invece si trova in una magnifica galleria di vetro sospesa sulla città ma è un po' caro mentre, dello stesso gruppo, il Bakfickan a Ostermalm ha prezzi più abbordabili (intorno ai 35 euro). Per un'esperienza super stellata, invece, bisogna provare la cucina di Mathias Dahlgren: sappiate però che non ve la caverete con meno di 100 euro! Parlando di brunch, ecco due suggerimenti. Il primo è l'Aquavit Grill & Raw Bar del Clarion Sign, molto chic e raffinato, propone minihamburger, pancakes, brownies e frullati... molto newyorkesi; l'altro è il Sodra Teatern, con annesso concerto delle cinque. Mi sembra molto più radical e swedish, o meglio cultural oriented. Ma quello che non perderò sicuramente è un giretto a Djurgarden, l'isola verde, agli orti biodinamici dei Giardini di Rosendals, con il negozio bio e un cafè-bistrot per un organic shopping e una svedesissima fika, caffè con dolcetti da intingere. Per la prima puntata direi che possiamo fermarci qui. Prossimamente poterò l'indirizzo di qualche hotel di design, qualche mercatino e dei migliori bar per aperitivi e dopocena. A presto!

venerdì 17 settembre 2010

Bed & Breakfast d'Italia e Social B&B

Travel ha selezionato venti Bed & Breakfast in tutta Italia: atmosfere friendly, lezioni di cucina, colazione in terrazza o in giardini-boutique. Tra questi, io ho selezionato i miei! quelli che mi piacciono di più e che un giorno potrebbero tornarmi utili. Perché come dicono loro, il vero lusso è dormire a due passi dal centro.
1. Partiamo da Torino, la mia città; si chiama Via Stampatori ed è... in via Stampatori! Sul loggiato di Palazzo Scaglia di Verrua affreschi del '600 e ai piani alti due stanze. D'estate si può anche fare colazione sulla terrazza, con le marmellate fatte da un'amica di Elena Boggio, la padrona di casa.
2. Milano: si parla anche del 3 Rooms, Corso Como 10, il B&B del concept store più trendy della città. Ma quello che ha suscitato la mia curiosità è il Vietnam Mon Amour, in una villetta lilla di inizi '900 dove Christiane Blanchet ha ricreato il Vietnam della sua infanzia con atmosfere da Indocina coloniale. Al primo piano le stanze, al pianterreno un ristorante (vietnamita, of course!) e d'estate colazione in giardino. Da globetrotter!
3. Venezia: accanto al ponte di Rialto, nella zona più autentica di Venezia, La Villeggiatura ha sei camere con mobili d'epoca, lampade di design e cuscinoni dai toni caldi. Una boutique!
4. Mantova: il B&B Armellino è una bomboniera ideata da due architetti giovanissimi. Tre camere con magnifici affreschi in uno splendido palazzo del '700 che citano i tre elementi: Fuoco (rossa), Aria (lilla) e Terra (bianca); arredi vintage, armadi cinesi e caminetti d'epoca si mixano perfettamente e la vista sulla Basilica di Sant'Andrea completa il quadro. Attendiamo l'Acqua... P.S. Non dimenticate di mangiare la sbrisolona e i tortelli!
5. Roma: il più bello è ovviamente anche il più caro! Nel cuore di Trastevere il Buonanotte Garibaldi è il B&B di Luisa Longo, artista e diegnatrice di tessuti. Tre camere, verde arancio e blu, un bel giardino e un terrazzo. All'interno c'è anche l'atelier con le creazioni della padrona di casa. Un po' caro... Per spendere meno belli anche Casa Montani e Le Finestre di Luz.
6. Palermo: Bb22, sette camere nello splendido Palazzo Pantelleria, gioiello del '700 barocco, con nomi di agrumi che si affacciano sulla Vucciria, il famoso mercato di frutta e verdura. Il menù è light, ma si organizzano tour enogastronomici.
7. Catania: Bad, creazione di due artisti catanesi che hanno ringiovanito tre stanze di un palazzo ottocentesco di fronte al Duomo. tappezzerie optical originali anni '60-'70, mobili di modernariato, sedie della nonna e un'amaca in soggiorno. Per niente Bad... anzi!

E c'è anche la Community, i social B&B, rete di indirizzi online per prenotare stanze, loft o ville in ogni parte del mondo. Vi lascio tre link, voi fatemi sapere!
www.airbnb.com un po' ovunque in 154 nazioni
www.istopover.com specializzato in offerte di case durante grandi eventi, come le Olimpiadi o i Mondiali
www.crashpadder.com Europa, ma soprattutto GRan Bretagna

mercoledì 15 settembre 2010

Il mercato del pesce Tsukiji

Devo dire che il Giappone non è mai stata una meta in cima alla mia lista dei posti assolutamente da vedere, ma ultimamente, vuoi per la mia adorazione per il sushi, vuoi per l'articolo che ho letto di recente sui ryokan, vuoi vuoi vuoi.... sto pensando che poi tanto male non dev'essere, anzi! E tra le varie cose che ho letto ho scovato su Traveller questo inserto sul mercato del pesce Tsukiji, il più grande sito alimentare della terra che ogni giorno dà lavoro a 60.000 persone e ne sfama 12.000.000. Cifre pazzesche!! No?? Beh, consigliano di andarlo a vedere non troppo in là perché pare che l'amministrazione comunale voglia spostarlo dal suo sito storico, e quindi non ci saranno più le passerelle per i turisi, nè il contatto con i 500 tipi di pesce esposti. Oh, già, proprio 500!! Come dice l'autore, il più sbalorditivo assortimento di vita marina che si possa trovare sulla terraferma, dai gamberetti piccoli come ciglia alle (purtroppo...) balene, gigantesche, dalle cozze aichi, grandi come un braccio, alle mirugai, vongole giganti. Pare che il momento migliore per osservare il mercato sia intorno alle 8.00, quando finisce l'attività di stivatura, anche se molti vanno a cercar di vedere l'asta di tonni che inizia alle cinque del mattino. I due posti migliori dove mangiare sushi si trovano all'interno del mercato e sono Daiwa e Sushi Dai, tappe obbligatorie!

martedì 7 settembre 2010

N.Y. skyline

Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Dopo un corso stremante per diventare educatrice di 1000 (sì, sì, mille!) ore, una gravidanza e una nuova meraviglia meravigliosa in casa (benvenuta Anna!), sono tornata. Con la mia solita voglia di viaggiare in ogni dove che stressa tanto mio marito e la fantasia che vola laddove non può diventare realtà. Adesso mi sono fissata di nuovo con New York, anche se non credo che riuscirò ad andare tanto presto... però ci vanno dei nostri amici, così questa raccolta di info collezionate durante l'estate è tutta per loro!
Allora, cominciamo. Marie Claire Travel e il suo triplo suggerimento: un landmark di Battery Park, parco ricavato nell'estremità sudovest di Manhattan lungo l'Hudson, per ammirare il sole che scende sui grattacieli del New Jersey. Il Jane Hotel, arredato in stile shabby chic, ricavato in un palazzetto d'epoca del Wet Village; si consigliano le Captain's cabins, spaziose e con bagno privato. Le altre sono proprio come le cabine di una nave, più economiche e più... strettine! E infine un brunch a base di dim sum che si veste di note fusion-creative alla Chinatown Brasserie. Su Traveller invece ho trovato questa bellissima bomboniera di hotel, il Crosby Street Hotel di Soho: 89 stanze di design e un "sunday night film club" per appassionati di pellicole d'essay. Una meraviglia a prezzi esorbitanti. Ma andate a vedere il menù e le foto dell'afternoon tea e sognate con me!!