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martedì 11 maggio 2010

Due chicche per Parigi

Oggi ho poco tempo, la tesina da scrivere, il parto imminente, la casa da sistemare e via così... Ma voglio darvi due chicche per chi ha la fortuna di andare a Parigi questa primavera (sempre che di primavera si possa parlare, dal momento che qui non accenna a smettere di piovere e propinarci giornate grigie!! Comunque... L'Hotel Le Meurice già tempo fa aveva messo a disposizione degli ospiti delle biciclette, per eco-pedalate in città. Adesso ci sono a disposizione anche magnifici monopattini in acciaio che all'occorrenza si piegano e spariscono in fascinose sacche verde pistacchio.
Number two: la vista spettacolare dalla finestra della camera dell'hotel Radisson Blu Le Metropolitan. Sembra di guardare dai finestrini di un aereo, ma in realtà si è ai piani alti al Trocadero; la vista? Un oblò che incornicia perfettamente la Tour Eiffel a mò di quadro. Tutto questo si trova nella suite Eiffel dell'hotel dedicata alla famosissima torre parigina e si trova in cima ad un palazzo dell'800 in pieno Trocadero appunto (è una delle 48 stanze del boutique hotel griffato Francois Champsaur, che per il suo hotel ha voluto anche una piscina e un lounge bar dove si brinda a champagne.

mercoledì 5 maggio 2010

Il meglio delle tapas in 11 bar di Barcellona

Come descritti dall'autrice dell'articolo "Barcellona di tapas in tapas", bonsai gastronomici da gustare tra un pasto e l'altro. I migliori indirizzi provati per noi:

1. Inopia Classic Bar E' il gastrobar di Ferran Adrià, il più grande chef vivente; solo questo vale una visita! Qui si trova insalata russa, pane e pomodoro, ma soprattutto prezzi decenti. E ancora patatas bravas (con la salsa piccante) cubetti di melanzana fritta con la melassa, ottime sardine.

2. Tapaç 24 Della catena del Comerç 24, qui si possono trovare tapas più tradizionali come il bikini, paninetto con prosciutto e mozzarella di bufala, le crocchette di prosciutto e la coca, focaccina con acciughe e peperoni

3. Casa Lucio (Carrer Viladomat 59)

4. Comerç 24 Carles Abellàn, discepolo di Ferran Adrià, manda in tavola 4 o 5 piattini creativi alla volta, come consommé di uova, tartufo e parmigiano e tonno-pizza-sashimi. Una stella Michelin, per provare il menù degustazione Gran Festival bisogna prenotare con almeno un mese d'anticipo.

5. Santa Maria (Comerç 17)

6. Lonja de Tapas

7. Quimet & Quimet (Poeta Cabanyes 25)

8. El Xampanyet (Montcada 22) Atmosfera suggestiva e un ottimo (e irrinunciabile!) tonno con le olive farcite ai peperoni.

9. Cal Pep (Placa de les Olles 8) Famoso per le tapas di pesce e per il 'trifasic', misto di calamari, bianchetti e gamberi.

10. Pinotxo (La Rambla 91, Mercado de la Boqueria, parada 66-67) In uno dei mercati più amati dai gourmet di tutto il mondo, questo bar serve crocchette di merluzzo, calamari fritti, sardine marinate all'aceto, tartellette di granchio. Pare ci sia sempre la fila, tanto è rinomato!

11. La Vinya del Senyor (Plaça Santa Maria 5)

martedì 4 maggio 2010

A Bruxelles, tra fiori e art nouveau

Bruxelles è una di quelle città che non mi ha mai attirato un granché... Non so, mi ha sempre dato l'idea della città in cui si va solo per affari, ma nulla di più. In realtà pare sia molto bella, e sul numero di aprile di traveller viene proposto un week-end per due proprio nella città belga, con un'accurata selezione di indirizzi che vi ripropongo. Il quartiere del momento è Ixelles, dove troviamo il Whitehotel, pare uno degli hotel più carini della città: ottime tariffe per camere di design e buona colazione. Per un ristorante dall'architettura Art Nouveau invece bisogna andare alla Quincaillerie; ma solo per gli amanti delle ostriche, servite a volontà!! personalmente mi attira molto di più il Chez Oki, e già dal nome si intuisce che propone una cucina fusion franco-giapponese, tipo sushi con fois gras e salsa di soia caramellata.
Nel centro città invece, si suggerisce un hotel dal nome particolarmente romantico: il Coup de Coeur, bed & breakfast con sole quattro suite. Per l'aperitivo si suggerisce (ma senza descrizione, quindi non garantisco...) l'Archiduc in rue Dansaert 6 o la birreria dal nome alquanto sibillino La morte subite (rue Warmoesberg 7). Per la cena invece si suggerisce il romanticissimo Orphyse Chausette, e un dopocena al The Music Village (solo per i patiti di jazz..).
Per chi avesse la possibilità di spostarsi, è d'obbligo invece non perdere una cena al rinomato Belga Queen di Gand (non plus ultra della cucina belga), dove si possono trovare salmone marinato alla birra ed erbe, rombo con tartufi bernesi e decisamente ottimi vini. Se qualcuno dovesse andare... è pregato di farmi sapere!!