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mercoledì 17 giugno 2009

Istanbul


Il primo impatto con Istanbul devo dire che non è stato dei migliori... A parte le ore per uscire dall'aeroporto, con code infinite al controllo passaporti, etc. etc. etc. siamo finalmente riusciti a salire su un taxi e scoperto nostro malgrado che probabilmente il taxista non era il proprietario del taxi. O meglio... non era proprio un taxista. Magari un cugino, un amico, o che ne so. Fatto sta che non aveva la minima idea di dove fosse il nostro hotel (ndr. era a sulthanamet, nonché a due passi due dalla moschea blu e daAja Sofia. In pratica il centro del mondo istanbuliano!!); ma soprattutto non aveva un tuttocittà né la minima idea di come far funzionare il navigatore! Insomma ve la faccio breve: abbiamo cercato l'hotel sulla nostra cartina e gliel'abbiamo fatta vedere. Niente. Nebbia. Black out! A quel punto siamo scesi e abbiamo raggiunto l'hotel a piedi(non vi sto neanche a dire che sembrava la via fantasma! Nessuno l'aveva mai sentita, neanche quelli con i negozi nella via parallela. Una follia totale! Comunque... finalmente siamo arrivati in hotel, che non vi segnalo perché non era nulla di particolare (e non mi dilungo sul motivo per cui abbiamo dovuto scegliere quello..), anche se la vista era spettacolare e le camere super confortevoli. In cambio però vi lascio il link di un hotel carinissimo, il Kybele Hotel, sempre in zona, caratterizzato da mille lampade sui soffitti. La prima sera siamo andati a cena al Marmara Pera, nella zona di Beyoglu (molto bella da visitare e piena di ristorantini e localini super affollati da giovani), con un cliente di mio marito: da lassù la vista è eccezionale e il ristorante ottimo, anche se non molto tipico. Consiglio un aperitivo in terrazza! Il secondo giorno abbiamo deciso di visitare moschee e palazzo Topkapi (quel diamante... eccezionale!), girolare per le vie di Sulthanamet e goderci una cena tipicissima in uno di quei ristorantini di Beyoglu di cui ho accennato prima. Ci siamo riempiti di meze, i piattini di antipasti caratteristici delle cene turche, e sbaffati kebab e polpette. Mi spiace, ma davvero non mi sono segnata il nome del posto! In ogni caso, se andate in quella zona di sera, troverete sicuramente qualcosa per voi. C'è una quantità infinita di posti!
Terzo giorno: bazar! Il Gran Bazar è il mercato coperto più grande del mondo (o d'Europa? boh... comunque è grande!), ci sono 4000 negozi di ceramiche, gioielli, marionette, tappeti, asciugamani, etc. Abbiamo comprato un tappeto stupendo, un kilim rivisitato in chiave moderna, in questo negozio che si chiama Ethnicon: aveva una parete piena di AD, Elle Decor, Marie Claire Maison, e via così. Splendidi, davvero! Naturalmente se piace il genere, ça va sans dire. Usciti dal labirinto ci siamo precipitati al Bazar delle Spezie: una gioia per i miei occhi, il mio olfatto e il mio palato, dal momento che abbiamo assaggiato di tutto! e comprato abbastanza..
Oltre alle spezie, ci sono un sacco di dolci, miele con frutta secca, frutta secca senza miele, afrodisiaci strani, zuccheri colorati, e ogni sorta di delizia. A pranzo ho assaggiato (solo io!) il famoso panino con pesce grigliato, il balik ekmek, a Eminonu, direttamente dalle bancarelle. Grigliano un pesce azzurro non ben definito, lo sbattono in una pagnottella aperta, e tu ci devi aggiungere sale e succo di limone che trovi su uno sgabelletto. Ne avrei mangiati dieci! Ma un duro pomeriggio di shopping mi aspettava, quindi mi sono limitata a uno... Presi tram, pullman e metropolitana, siamo arrivati in questo centro commerciale molto elegante, dall'architettura particolare, che si chiama Kanyon Shopping Mall (già il nome, molto americano, la dice lunga...). Tra gli altri, abbiamoa trovato Banana Republic, Abercrombie & Fitch e soprattutto Gap baby per la nostra nanetta. In realtà stavamo cercando The Ottoman Empire, di cui vi avevo parlato in un post passato, ma che è stato una grossa delusione. Ci saranno state in totale 50 magliette, ma forse neanche, appese su un'unica parete (le altre tre completamente vuote!), quasi tutte di un colore indefinito tipo grigio topo o tortora-marroncino. Insomma, un disastro.. Però il Mall è bello, vale la pena visitarlo. Ma veniamo alla cena: siamo andati in questo posto spettacolare sul Bosforo che si chiama Mavi Balik, consigliato da un'amica. Il ristorante, con terrazza, è al primo piano. Appena arrivati ci hanno colto un po' di sorpresa, perché all'ingresso abbiamo trovato un tipino turco di fronte a un banco strapieno di pesce fresco, che ci ha chiesto al brucio di scegliere la nostra vittima (tranquilli, era già morta. E' un modo di dire!). Per fortuna l'ansia non ci ha giocato brutti scherzi, e abbiamo scelto benissimo: due gamberoni jumbo, uno a testa, di antipasto, e una specie di rombo con aculei (pare essere tipico del Mar di Marmara, ma noi l'abbiamo beccato per c@@@) che ci siamo fatti fare grigliato. Strabuonissimo!! Ma prima abbiamo scelto da un vassoio che ci hanno portato al tavolo un po' delle solite meze. Insomma, una romantica cena a due, in un posto davvero suggestivo, con pesce freschissimo ed ottimo, un vinello fresco, e un conto neanche troppo salato. E in ogni caso... ma checcefrega! Il quarto giorno, nonché ultimo ahinoi, abbiamo bighellonato per il quartiere alla ricerca delle ultime cosette da comprare e ci siamo concessi un ultimo frugale pasto turco al Doy Doy, altro posto che consiglio caldamente, in Sifa Hamami Sokak No. 13 a Sultanahmet . Molto rustico, molto fast, ma very good. Prima però abbiamo visitato la Moschea di Sokollu: piccola, graziosa e molto suggestiva. Da vedere!

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